25 aprile, Greco: “Cuore lacerato per l’Ucraina, nessuno va lasciato indietro”

 
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Greco e Sammito davanti al monumento dedicato ai caduti

Gela. Un 25 aprile di ripresa, con le restrizioni anti-Covid ormai meno rigide, ma da celebrare con “il cuore lacerato” per il conflitto in Ucraina. In questo modo, il sindaco Lucio Greco, affiancato dal presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito, ha voluto ricordare la giornata dedicata alla liberazione dal nazifascismo. Davanti al monumento ai caduti, questa mattina, il sindaco e il presidente dell’assise civica hanno deposto una corona d’alloro. C’erano esponenti dell’amministrazione comunale, delle associazioni militari e semplici cittadini che hanno voluto assistere alla celebrazione. “Non è il 25 aprile che avremmo voluto”, ha detto Greco ricordando i fatti ucraini. Ha richiamato i valori fondanti, “pace e libertà”.

“Nessuno deve essere lasciato indietro e nessuno dovrà rimanere da solo”, ha aggiunto l’avvocato. La resistenza, anche nella storia della città, si inserisce a pieno titolo tra gli eventi principali del secondo conflitto mondiale. “La resistenza è stata uno dei momenti più alti”, ha detto ancora il primo cittadino.

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