“25 milioni per l’accordo di programma? C’è da vergognarsi”, i sindacati: “Non va firmato”

 
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Gela. L’accordo di programma, farcito da soli venticinque milioni di euro, non va firmato. I segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil per l’ennesima volta rilanciano l’invito al sindaco Domenico Messinese e al presidente della Regione Nello Musumeci. Venticinque milioni di euro, da suddividere in un’area di crisi complessa che annovera ventitrè comuni, per i sindacati sono solo un “timido acconto”. “Più volte abbiamo scritto lettere pubbliche, chiesto incontri al presidente della Regione Musumeci, convocato i sindaci coinvolti registrando una diffusa partecipazione e la perenne assenza dell’amministrazione comunale di Gela, la stessa che elogia con notevole entusiasmo i venticinque milioni da destinare a piccoli e medi progetti. Cgil, Cisl e Uil – dicono Ignazio Giudice, Emanuele Gallo e Maurizio Castania – fanno appello al sindaco ed al presidente della Regione affinché a settembre non si sigli nessun accordo, ci si fermi così da evitare di chiudere un accordo di programma al ribasso, figlio di una logica “politica” del contentino, del treno che passa ed è meglio prenderlo, per poi scoprire che il treno non è passato, ma è fermo in una stazione abbandonata”. Quei soldi, suddivisi per tutti i comuni che rientrano nell’area di crisi complessa, sono tutt’altro che un successo, come invece ritenuto dal sindaco e dal suo vice Simone Siciliano. “C’è da vergognarsi”, attaccano i sindacati.

“Ma veramente qualche politico pensa che lo sviluppo complementare ad Eni passa attraverso questi mini investimenti? – aggiungono – è sostenibile e coerente la richiesta diffusa, che noi percepiamo, di conoscere il piano di riqualificazione del personale dato che siamo stati noi a chiedere ed ottenere il censimento completo dei lavoratori dell’indotto per capire dove orientare la formazione? È possibile sostenere che bisogna incentivare start up di giovani con brillanti idee da immettere sul mercato globale che magari andando in banca non hanno accesso al credito e qualcuno (lo Stato) deve studiare il metodo per finanziare questi progetti? Ma quella che doveva essere una “lezione morale” ed anche socio economica, pensiamo al fallimento di tutti i progetti finanziari dalla legge 488, contratto d’area, patto per l’agricoltura, non ha insegnato nulla al ceto politico?”. Senza nuove risorse finanziarie l’accordo di programma, per i sindacati, è una sorta di scatola vuota. “Caro ceto politico, non ci rassegnamo all’idea che per rilanciare i Comuni che rappresentano l’otto per cento della popolazione siciliana, quindi più di 400 mila abitanti, siano utili solo venticinque milioni di euro. Al sindaco ed al presidente della Regione chiediamo che le istituzioni oltre a ricordarsi del nostro territorio, inizino a salvarlo dal precipizio perché di questo si tratta”. Se l’amministrazione comunale e la Regione, nelle ultime ore, hanno esultato per l’iter chiuso, c’è invece chi i numeri li considera del tutto inadeguati.

5 Commenti

  1. Ma noooo !!! Non firmatelo..
    Non sia mai che a Gela si faccia un po di lavoro.. 25 milioni vi sembrano pochi ?
    Per voi qualche briciola ce sempre, sono i gelesi del resto che sono scappati da Gela

  2. Ma non si puntava al turismo? tutti a vendere pane e panelle e granite ai milioni di turisti che verranno a vedere l’immondizia , il nostro porto fantastico, la nostra natura selvaggia con branchi di cani malati randagi ,le macchine danneggiate e derubate di tutto sul nostro lungomare, inceneritori a cielo aperto disseminati per il paese, cumoli di immondizia dappertutto insomma chi piu’ ne ha piu’ ne metta, la raffineria adesso e’ chiusa e questi sono i risultati……….. wwwww il turismooooo

  3. condivido appieno , la valutazione del sindacato sull’importo dei finanziamenti che verranno erogati, 25 milioni di euro sono meno dell’elemosina che si puo’ racimolare mettendosi per strada o davanti al supermercato.
    25 milioni per un territorio di oltre 400.000 abitanti per 432 progetti presentati , equivalgono ad un contributo inferiore a 60.000 euro a testa con vincoli allucinanti per ricevere dell’elemosina; inoltre dalle dichiarazioni apparse , verranno privilegiati i progetti di importo superiore al 1.000.000 di euro, il che’ equivale ad eliminare tutti/e le giovani/e star-tap che volessero realizzare qualche bella iniziativa. Se i giovani avessero 1 milione di euro non avrebbero bisogno di lavorare. Se si vuole far ripartire questo territorio, bisogna far ripartire i lavori a cominciare dalla Gela – Siracusa e non dalla Siracusa – Gela .

  4. condivido appieno le perplessita’ e non solo dei sidacati, quando dicono che 25 milioni sono solo briciole e non bisogna essere ne ‘ scienziati , ne matematici per capire che e’ la pura verita’ , 25 milioni per un territorio di oltre 400.000 abitanti per 432 progetti presentati, corrispondono ad un contributo inferiore a 60.000 euro con obblighi e controlli incredibili per ricevere un contributo ridicolo. ” Non bastano neppure per realizzare un Chiosco ” , Per Gela e per tutto il comprensorio c’e’ la necessita’ che ripartano i lavori che non sono mai stati fatti, frutto di una politica e da politici ” pi mia chi c’e’ ” , per creare sviluppo ed occupazione occorre : riqualificare il lungomare, realizzare il tratto di autostrada che da Gela arrivi all’aeroporto di Comiso , realizzare un porticciolo turistico con attività’ ricettive, ” ristoranti, bar, negozi ecc. , solo cosi Gela potra’ ripartire.

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