Il rendiconto è una prova di forza…Pd, Sicilia Futura e grillini avvertono la “truppa”: alla fine niente numero legale

 
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Gela. Gran parte dei consiglieri del centrosinistra, ad iniziare

da quelli di Pd e Sicilia Futura, ma anche gli esponenti del Movimento cinque stelle non hanno gradito l’inattesa accelerazione sul rendiconto 2016 che deve ancora essere approvato dal consiglio comunale e, così, hanno lasciato l’aula dopo il prelievo del punto.

Passa il regolamento sulle controversie tributarie. Alla fine, il numero legale non ha retto e si tornerà a discutere già domani sera. Nella prima seduta successiva alla pausa estiva, la storia non cambia. E’ chiaro che anche la vicenda della mozione di sfiducia sta pesando sui lavori d’aula. I consiglieri, era piuttosto scontato, hanno dato il via libera al regolamento per la definizione agevolata delle controversie tributarie tra Comune e cittadini, anche se il capogruppo di Articolo 1 Carmelo Casano ha comunque chiesto alla giunta di dare maggiore risalto pubblico ad un atto che potrebbe andare incontro alle esigenze di tanti utenti in difficoltà.

Il rendiconto è già una sfida politca. Proprio Casano ha chiesto di anticipare la trattazione del punto relativo al rendiconto 2016. “Dato che il sindaco – è intervenuto – ha più volte fatto capire che senza rendiconto bisogna tagliare servizi importanti come l’assistenza domiciliare ad anziani e disabili, ricostruzione assolutamente non veritiera, allora discutiamolo subito”. La proposta di anticipare la trattazione del punto è passata. Le “truppe” dem e di Sicilia Futura, oltre ai grillini, hanno però manifestato la loro contrarietà lasciando l’aula. Un avviso lasciato anche alla porta dei consiglieri che hanno optato per una strategia diversa. Da più settimane, chiedono di verificare alcuni capitoli del consuntivo 2016, a cominciare dai costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Il dirigente Alberto Depetro ha nuovamente rassicurato l’aula circa la bontà dei conti, nonostante le difficoltà di cassa. Senza quegli atti, però, sarà difficile trovare un’intesa, salvo che la giunta riesca comunque a compattare almeno dodici consiglieri che, già domani, possano dire sì al consuntivo. I numeri probabilmente ci sono, soprattutto attingendo dai banchi del centrodestra, anche se il forzista Scerra è sembrato piuttosto scettico sul voto all’atto. In aula, comunque, sono rimasti anche i consiglieri comunali del Megafono, che adesso hanno perso anche il vicepresidente Maria Pingo, passata momentaneamente al gruppo misto. “Nel rendiconto ci sono chiare criticità – ha detto il presidente della commissione comunale bilancio Angela Di Modica – l’amministrazione dovrebbe mettere un freno vero all’emorragia dei debiti fuori bilancio. Al momento, però, non vedo soluzioni concrete. L’ente continua ad avere difficoltà nel riscuotere i tributi e nel recuperare le somme eluse. Chiedo di fare molta attenzione anche a quanto si spende per indennità e rimborsi, la cifra è superiore alla media”. Nonostante la disamina dell’indipendente Di Modica, da poco diventata presidente della commissione bilancio, non è stato però possibile continuare la seduta, vista l’assenza del numero legale.

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