L’alterco e gli spari, proseguono le indagini dopo l’arresto di Nocera

 
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L'incidente in via Butera durante la corsa delle due ragazze verso l'ospedale

Gela. È ancora Far West per le strade di Gela. Quanto successo ieri alla periferia nord della città, mentre in centro storico si celebrava la festa Patronale, ha dell’incredibile. Un’azione di fuoco in perfetto stile action movie alla “Gomorra”, che solo per una fortunata coincidenza non ha provocato vittime gravi. C’è un ferito, Simona Maganuco, 24 anni, colpita al braccio da un colpo di pistola. La ferita fortunatamente non è grave e la ragazza è stata immediatamente soccorsa e curata. Se la caverà con una cicatrice ed un brutto spavento, e c’è anche un presunto colpevole, arrestato nella notte dalla polizia, Giuseppe Nocera, 67 anni, con diversi precedenti penali alle spalle. Tutto inizia nel tardo pomeriggio di ieri.  Erano passate da poco le 19, e tutta la città era riunita nella piazza centrale dove si stava celebrando la messa in onore di Maria santissima d’Alemanna. Qualche chilometro più a nord est, nei pressi della stazione ferroviaria, una fiat panda bianca con a bordo due ragazze si ferma di fronte ad una delle case del quartiere. Scoppia un alterco con un giovane che si trovava in zona con la moglie ed il figlio di otto mesi.  Volano parole grosse e sembra cha ad un certo punto spuntino anche dei bastoni. Fatto sta che il ventenne chiede l’aiuto del padre, che si trovava all’interno dell’abitazione. Ad esplodere i colpi secondo la prima ricostruzione sarebbe stato Giuseppe Nocera. Visto il figlio in difficoltà, avrebbe impugnato la pistola e avrebbe fatto fuoco due volte all’indirizzo della fiat Panda. I proiettili vengono rallentati dalla portiera dell’auto ma uno penetra e colpisce al braccio Simona, che in quel momento era alla guida dell’auto. Le due ragazze fuggono via ed iniziano la loro corsa verso l’ospedale. Fanno poche centinaia di metri, fino ad arrivare all’incrocio tra via Francesco Crispi e la via Butera.

Subito scatta la macchina dei soccorsi. La prima ad arrivare sul posto è una pattuglia del Nucleo di pronto intervento del comando gruppo della Guardia di Finanza. Subito dopo arrivano anche gli agenti del Commissariato di Polizia che avviano le indagini e iniziano a svolgerei primi rilievi per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. La ragazza intanto viene soccorsa da un’ambulanza del 118, e trasferita immediatamente al Pronto Soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele dove viene medicata. La ferita al braccio non è grave, la ragazza non è in pericolo di vita, illesa invece l’altra occupante dell’auto. Gli investigatori hanno immediatamente puntato la loro attenzione sul passato e le frequentazioni delle ragazze. Nella notte sono scattate diverse perquisizioni domiciliari e sono stati ascoltati diversi soggetti, fino all’arresto del presunto sparatore. Davanti all’abitazione del Nocera sono anche stati ritrovati i due bossoli, presumibilmente esplosi da una 7.65, ma resta ancora qualche dubbio da chiarire. Secondo fonti investigative Il Nocera, 67 anni sarebbe un malato oncologico con qualche difficoltà di deambulazione. È tutto da chiarire dunque come sia riuscito ad uscire frettolosamente da casa e a far fuoco in direzione delle due ragazze. L’indagine, coordinata dalla procura, prosegue nel massimo riserbo per cercare di fare luce anche su questi punti oscuri della vicenda.

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