Emergenza criminale, Greco: “Chi sa parli e collabori, lo Stato in città c’è”

 
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Gela. Gli ultimi fatti di violenza, compresa l’aggressione di ieri notte al ristoratore 53enne, preoccupano anche il sindaco Lucio Greco. Il primo cittadino, ieri, ha partecipato alla riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza. “Mi unisco all’appello di sua eccellenza il prefetto Chiara Armenia nel chiedere che la comunità collabori con le forze dell’ordine, segnali, anche anonimamente, e dia il proprio contributo alla lotta contro la criminalità che sta facendo ripiombare la nostra città nell’incubo degli anni bui. I gravi e numerosi episodi delle ultime settimane – dice – vanno assolutamente condannati e contrastati, perchè ci stanno togliendo la serenità, stanno creando difficoltà enormi agli imprenditori e stanno reprimendo la naturale vocazione del nostro bellissimo territorio alla cultura e al turismo. In ultimo, la brutale aggressione a Macchitella ai danni di un ristoratore, ora ricoverato a Palermo in gravi condizioni. Nell’esprimere tutta la mia vicinanza e la mia solidarietà ai familiari, voglio condannare l’esecrabile gesto e appellarmi, anche in questo caso, sia alle forze dell’ordine, affinchè diano un volto a questi delinquenti, sia a chi è in possesso di elementi utili alle indagini. Non voltiamoci dall’altra parte, siamo e facciamo tutti parte della stessa comunità”.

“La presenza massiccia dello Stato in città si vede e si sente, tutti ne stanno pian piano prendendo consapevolezza, ma non basta, perché non ci può essere un agente per ogni cittadino. Occorre avere coraggio ed autodeterminarsi. La mia amministrazione, dal canto suo, sta facendo il possibile per accelerare l’iter finalizzato all’installazione del sistema di videosorveglianza, che è l’altra risposta che la città ci chiede”, conclude Greco.

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