Protesta No Muos, scontri davanti alla base Usa: pronunciate condanne

 
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La manifestazione del 2014

Gela. Gli scontri nei pressi della base Usa di contrada Ulmo, a Niscemi, risalgono al marzo di otto anni fa. Una manifestazione contro l’attivazione del sistema Muos determinò un contatto tra i manifestanti, giunti da diverse zone della Sicilia e non solo, e gli agenti di polizia schierati nell’area. Una vicenda che ha portato a processo ventuno imputati. Secondo la procura, erano tutti presenti il giorno della manifestazione e avrebbero avuto un ruolo attivo negli scontri. Il giudice Miriam D’Amore ha disposto la condanna a due anni di reclusione ciascuno. Il pm Pamela Cellura ha concluso indicando la responsabilità di tutti i coinvolti e chiedendo la condanna a tre anni solo per due dei coinvolti. Due anni, invece, per tutti gli altri diciannove imputati. Le difese hanno escluso qualsiasi aggressione alle forze dell’ordine e anzi hanno parlato di una manifestazione assolutamente pacifica. La tensione, secondo la linea dei legali, sarebbe salita esclusivamente a causa della massiccia presenza delle forze di polizia. E’ stato messo in dubbio l’effettiva identificazione degli imputati.

Hanno ribadito che chi manifestò quel giorno era arrivato nei pressi della base non per forzare aree interdette ma per esprimere un dissenso “anche politico”. Il giudice ha disposto la condanna. Le difese, anche al momento delle loro discussioni, hanno nuovamente eccepito l’incompetenza per materia del giudice monocratico.

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