Strisce blu, ex operatore: “Dopo vent’anni di esperienza l’azienda mi ha escluso”

 
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Gela. “Non è bastato un curriculum, con vent’anni di esperienza nel servizio di sosta a pagamento”. Uno degli addetti storici, Antonio Marchese, non è risultato tra gli operatori assunti dalla società Ecoparking, che ha ottenuto l’affidamento del servizio da parte del Comune. “Ho lavorato fin dal 1999 – spiega – oggi, invece, mi trovo senza occupazione. Ho svolto la funzione di addetto allo sosta sia con le cooperative che nel tempo hanno ottenuto il servizio sia con le società che si sono susseguite. Ho partecipato alla short list che è stata costituita da questa nuova azienda ma non mi hanno contatto neanche per il colloquio. Non capisco quali criteri siano stati adottati per assumere. Tre ex colleghi sono stati assunti e di recente anche un quarto. Per me, invece, nessuno spazio, con tutti i problemi che questo comporta. Essere senza occupazione non è piacevole, soprattutto dopo vent’anni di esperienza. Io spero che il sindaco e le istituzioni possano vigilare e valutare con attenzione. Le istituzioni erano a conoscenza della lista degli operatori storici del servizio”. Marchese spiega che dovrebbero essere resi noti i parametri di selezione. “Vorrei capire qual è stata la mia posizione nella lista – aggiunge – ad oggi, non lo so. Non comprendo come sia stato possibile assumere operatori senza alcuna esperienza, lasciando fuori chi come me ha tutti i requisiti e l’esperienza richiesta. Perché ho sempre lavorato con tutte le società che hanno gestito il servizio e con la Ecoparking, invece, non ho trovato collocazione?”. Per Marchese, non sarebbero stati osservati neanche parametri importanti come l’anzianità di servizio e appunto la lista del personale storico.

“Nel corso della mia esperienza in questo servizio – dice ancora – per due volte sono stato assunto anche dal Comune. Dopo la “Blue Line”, c’è stato l’affidamento alla Ghelas e l’amministrazione comunale ha preferito impegnare circa cinquantamila euro per un affiancamento degli operatori storici senza poi assumerli. La Ghelas, di fatto, ha proseguito il servizio con un unico operatore. Tutto questo non ha senso”.

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