Dopo la raffineria “verde” Eni pensa all’idrogeno: siglato accordo con Toyota

 
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Giuseppe Ricci è direttore generale Energy Evolution di Eni

Gela. La nuova green refinery per i carburanti sostenibili dovrebbe avviare a breve la produzione nel sito di contrada Piana del Signore. Una strategia che Eni ha attuato proprio per fare leva su una fase diversa nei processi di produzione. Adesso, ha stretto una collaborazione con un’altra multinazionale e mira all’idrogeno. La partnership sarà con Toyota. I due colossi stringono la mano per dare il via all’arrivo delle stazioni di servizio a idrogeno in Italia. La prima sarà presso la nuova stazione di servizio Eni a San Donato Milanese che erogherà solo idrogeno a “emissioni zero”, in quanto autoprodotto nella stessa stazione per elettrolisi dell’acqua utilizzando energia rinnovabile. Toyota parteciperà al progetto con una flotta di 10 Mirai, che verrà rifornita nella stazione di Eni e i cui utilizzatori verranno individuati nei prossimi mesi. “Toyota è stata tra i primi ad intraprendere con decisione il percorso di elettrificazione della propria gamma – dichiara Mauro Caruccio, AD Toyota Motor Italia – ed oggi siamo il leader, con oltre 13 Milioni di veicoli elettrificati su strada nel mondo. Per Toyota è fondamentale la tecnologia ibrida elettrica, una vera e propria piattaforma da cui derivano tutte le forme di propulsione elettrificata. E proprio dall’evoluzione continua dei nostri sistemi ibridi è nata Mirai, la prima berlina a zero emissioni alimentata ad idrogeno prodotta in serie. A nostro avviso – continua Mauro Caruccio – il percorso verso le emissioni zero passerà inevitabilmente anche attraverso una mobilità basata sull’idrogeno, un vettore energetico fondamentale per consentire una maggior diffusione delle fonti di energia rinnovabile. In Italia è giunto il tempo di agire per iniziare a creare una rete di distribuzione di idrogeno per le automobili. Siamo veramente onorati di poter intraprendere questo percorso insieme ad un partner così importante come Eni, che abbraccia la stessa idea di tecnologia al servizio dell’ambiente”.

“La stazione idrogeno a San Donato Milanese – dichiara Giuseppe Ricci, Chief Refining & Marketing Officer di Eni – costituisce un tassello importante nel percorso di de-carbonizzazione di Eni per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti. La mobilità sostenibile è un tema da affrontare con approccio sinergico, in cui tutte le tecnologie sono chiamate a dare il proprio contributo. Con le stazioni idrogeno, Eni intende rafforzare ulteriormente la sua offerta di carburanti a basso impatto ambientale: in una rete di 4.400 impianti, 3.500 erogano Eni Diesel+, il gasolio che contiene anche oli vegetali esausti e di frittura e grassi animali che vengono trasformati in biocarburante nelle bio-raffinerie di Venezia e Gela, mentre circa 200 impianti erogano metano (di cui 2 GNL) e presto anche bio-metano. Con questo accordo – conclude Giuseppe Ricci – abbiamo sottoscritto un’alleanza tra due grandi società, accomunate dall’impegno per un futuro low carbon”.

1 commento

  1. Piuttosto di bonificare il territorio preferite costruire lo shuttle per portare le persone a fare un giretto sulla Luna.
    Complimenti eni.
    Complimenti ai grattapentole gelesi

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