Il flop dell’area di crisi, amministrazione scrive a Regione: “Modificare criteri bando”

 
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Gela. E’ stato chiesto un incontro ai funzionari regionali. Gli scarsi risultati arrivati dall’area di crisi complessa, con appena tre progetti selezionati da Invitalia per i finanziamenti e solo uno da realizzare nell’area locale, hanno spinto il vicesindaco Terenziano Di Stefano ad optare per la soluzione di maggiori verifiche. Scartata la strada della convocazione dei tecnici di Invitalia, che comunque non possono decidere su eventuali modifiche di bandi e avvisi, l’assessore ha dato mandato al dirigente Antonino Collura, che ha scritto a Palermo. Davanti all’esito del tutto insufficiente (i progetti selezionati al massimo assicureranno occupazione ad un totale di cinquanta dipendenti), l’amministrazione comunale vorrebbe correre ai ripari, modificando i parametri di selezione, rendendoli finanziariamente meno vincolanti. Ad oggi, sono stati scelti solo progetti con valore superiore al milione di euro, una soglia non alla portata di tutti. “Da Invitalia – dice Di Stefano – ci hanno fatto sapere che, al massimo, potrebbero limitarsi a riproporre lo stesso bando. Per noi, invece, vanno variati i parametri e così ci siamo rivolti alla Regione, per chiedere un incontro”.

Sulla carta, i venticinque milioni di euro dell’accordo di programma, finanziati dal governo e dalla Regione avrebbero dovuto assicurare ricadute occupazionali decisamente diverse. La cifra, però, è sempre stata considerata del tutto inadeguata, perlomeno dai sindacati, visto che avrebbe dovuto coprire progetti in un’area di crisi complessa, composta da più di venti comuni. I risultati finali, allo stato, non soddisfano nessuno.

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