A giugno si conoscerà destino Eurotec, operai verso nuova azienda: si lavora ad intesa

 
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Gela. Le sorti di Eurotec, che è stata tra le più importanti aziende dell’indotto di raffineria Eni, si conosceranno meglio il prossimo giugno. A causa delle restrizioni anti-Covid, che hanno bloccato gran parte dell’attività in tribunale, è stata rinviata l’udienza che si sarebbe dovuta tenere a fine marzo. Si dovrà ratificare l’esito del voto sul piano di rientro, che è stato comunque negativo a causa del mancato raggiungimento delle necessarie maggioranze. Il concordato potrebbe essere dichiarato inammissibile. La procedura è seguita da un giudice delegato, mentre un commissario giudiziale ha monitorato le fasi di voto, depositando una successiva relazione. Il futuro dei circa trenta lavoratori in organico si sta definendo in queste ore. I sindacati sono pronti a ratificare un accordo con i vertici dell’azienda siracusana Icos, che fa parte del gruppo Irem. L’azienda subentrerà in diversi lavori che sono stati svolti da Eurotec. Pare che l’intesa possa essere chiusa entro le prossime ore. I lavoratori verranno assunti inizialmente con contratti a tempo determinato, ma con la garanzia di trasformarli poi in assunzioni a tempo indeterminato.

Il confronto è da qualche settimana aperto tra i manager aretusei, i sindacati (soprattutto l’Ugl metalmeccanici che ha il maggior numero di tesserati in Eurotec) e i vertici di Sicindustria provinciale. Il segretario provinciale dell’Ugl metalmeccanici Francesco Cacici avrebbe ottenuto che le richieste avanzate siano inserite nell’accordo, con la garanzia per successive assunzioni a tempo indeterminato, a tutela dei diritti di lavoratori che per anni sono stati alle dipendenze di Eurotec. La vicenda è seguita inoltre dai metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm.

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