A Spata non basta la maglietta di Salvini, il municipio se lo prendono gli “arcobaleno” di Greco

 
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L'arrivo di Salvini in città non ha garantito la vittoria al suo candidato

Gela. Si è visto tutto e il contrario di tutto in queste settimane di campagna elettorale, per non parlare delle intese che hanno preceduto le urne del 28 aprile e quelle di ieri, che hanno sancito la vittoria del “civico” Lucio Greco. Abbattuto ogni tipo di steccato vagamente “ideologico”, due candidati piuttosto di centrodestra, Giuseppe Spata conclamato per via dell’alleanza che l’ha sostenuto e Lucio Greco per storia politica, sono però riusciti nell’impresa di spaccare partiti e quel poco che rimaneva del centrosinistra locale, dando vita ad intese che fino a qualche tempo fa erano praticamente impensabili. Se dal leghista sono andati ex dem delusi dal loro partito d’origine, forzisti “dissidenti” e qualche “naufrago” di un lontano passato in schieramenti opposti, Greco è addirittura riuscito a mettere insieme Pd e Forza Italia, anche se senza simboli ufficiali ma con i dirigenti delle due compagini schierati a difendere le linee del “civico” dai nemici elettorali. Forse, più di elezioni passate, è stata la tornata dei “transfughi”, con licenza di transitare da destra a sinistra e viceversa. Alla fine, Greco è sindaco con 13.647 voti. In consiglio comunale, si porta una buona pattuglia della sua lista tira voti “Un’Altra Gela” e fa respirare i forzisti “doc” di Michele Mancuso e i dem che, molto sottotono, si portano a casa (salvo stravolgimenti) due consiglieri, decisamente filo-Di Cristina (Gaetano Orlando e l’ex presidente dell’assise civica Alessandra Ascia), senza dimenticare l’exploit del neo assessore Terenziano Di Stefano e della sua “Buona Idea” (con i tre consiglieri Diego Iaglietti, Davide Sincero e Rosario Faraci) e l’apporto del gruppo di Impegno Comune-Popolo della famiglia. Insomma, di tutto un po’ per gli “arcobaleno” del “civico” Greco che alla fine, anche se sembrava potesse essere travolto dal vento salviniano, è riuscito a tenere testa al candidato voluto dall’establishment della Lega in Sicilia e corazzato dai “golden boys” di Pino Federico, che anche questa volta hanno piazzato voti a non finire, con Gabriele Pellegrino e Salvatore Scerra su tutti, addirittura ben al di sopra del muro delle ottocento preferenze. Questa volta, non è servito neanche il feticcio della maglietta di Matteo Salvini, che sul palco di piazza Umberto I ha tenuto a battesimo Giuseppe Spata, indossando una polo bianca d’ordinanza, con tanto di scritta “Gela”. Oltre alla maglietta e ai soliti cavalli di battaglia, il ministro non si è sforzato troppo.

Al primo turno, Spata (che comunque si è assicurato un posto all’assise civica in base alla normativa elettorale) ha tenuto botta soprattutto grazie al traino di liste cattura voti, “Avanti Gela” docet. Al ballottaggio non è però riuscito a scalfire il rivale “civico”. Nonostante l’ultimo comizio piuttosto veemente, almeno rispetto ai toni quasi surreali (e monocorde) assunti nel resto della campagna elettorale, non ce l’ha fatta a sanare lo scarto che lo separava dall’avvocato. Greco, adesso, dovrà far combaciare tutti i pezzi di un arcobaleno che se le cose non dovessero andare per il verso giusto potrebbe da subito volgere al brutto. Una volta all’assise civica, che indicazioni daranno le segreterie di Pd e Forza Italia? Come si piazzeranno i consiglieri del forziere elettorale di “Un’Altra Gela”? L’alleanza con gli ex Melfa dovrà essere ricambiata in qualche modo? Quali saranno i rapporti con quel che rimane dell’ex giunta Messinese, avversata dal neo sindaco ma che ha messo radici nell’alleanza “civica”? Spata e i suoi sono all’opposizione, ma mai dire mai, soprattutto al tempo degli accordi “per il bene della città”.

1 commento

  1. Buon giorno anche se non ho votato il sindaco Lucio greco gli faccio i migliori auguri , per voce di popolo si dice che dietro a Spata ci sono quelli che hanno rovinato la città, dietro a Greco ci sono quelli che anno rovinato pure la regione , io sono un ragazzo che lavora da 10 anni fuori e spero che insieme tutti voi destra sinistra centro , non mi interessa a chi appartenete a sarei felice che insieme tutti fareste qualcosa per questa bella città che abbiamo, un grande saluto e un buon lavoro al dottore greco complimenti

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