Ipab “Aldisio”, Greco ha nominato i componenti del nuovo consiglio d’amministrazione

 
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Gela. Almeno negli ultimi due anni, intorno all’Ipab “Aldisio” di Caposoprano, si sono susseguite vicende, che hanno determinato anche l’intervento della procura locale. Il commissario Giuseppe Lucisano, nominato dalla Regione, ha di fatto riportato la casa di accoglienza in una dimensione gestionale esclusivamente pubblica, a seguito della revoca di tutti i rapporti contrattuali che erano stati siglati con la società privata “La Fenice”. Ancora oggi, il gruppo privato segnala possibili violazioni. L’ha fatto attraverso l’ingegnere Renato Mauro, che guida la società. C’è stata tanta tensione e l’amministrazione comunale ha sostenuto la linea del commissario Lucisano. Proprio il sindaco Lucio Greco, nelle scorse ore, ha designato i componenti del nuovo consiglio di amministrazione, che avranno un ruolo centrale nella gestione di una struttura, nella quale dovrebbe sorgere, come indicato dal governo regionale, una vera “cittadella” sanitaria, da finanziare con i fondi del Pnrr. Allo stato, l’attività della casa di cura prosegue, sempre sotto la gestione del commissario. Faranno parte del consiglio di amministrazione l’avvocato Antonio Davide Pizzardi (che svolge ruoli da funzionario all’Asp di Catania), il dottor Patrick Marcello Giarrizzo, Salvatore Palmeri e l’avvocato Carmelo Brentino (scelto dal sindaco nella qualità di presidente del Distretto socio sanitario). Nelle quattro nomine, l’ultima parola l’ha avuta il primo cittadino, valutando le istanze pervenute, a seguito di avviso pubblico. Da tempo, gli uffici dell’assessorato regionale della famiglia e delle politiche sociali sollecitavano la costituzione del consiglio di amministrazione dell’ente.

Soprattutto in questa fase, con la maggioranza che si muove tra nuove fibrillazioni, la scelta dei componenti del cda sarà sicuramente analizzata con molta attenzione dai pro-Greco. Da quanto emerge, i componenti pare abbiano l’appoggio di una buona parte dell’alleanza del sindaco, anche per sopire possibili malumori, sempre dietro l’angolo.

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