Abusata sessualmente e malmenata, un invito a casa diventa un incubo

 
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Gela. Quell’invito a casa si è trasformato in incubo per una dipendente ospedaliera. Il suo ospite, oltre ad avere abusato sessualmente di lei, l’avrebbe aggredita e malmenata tanto da costringerla alle cure medico-ospedaliere.

Dopo due esami ginecologici i cui esiti hanno confermato la presenza di ecchimosi e lacerazioni interne, la donna di mezza età, ieri sera è tornata in ospedale in lacrime. Questa volta, oltre alla violenza sessuale subita a casa, ha denunciato di essere stata aggredita e malmenata.

Botte da orbi che le hanno procurato un trauma cranico e diversi ematomi alla testa, confermati dalla Tac. Per i sanitari sarebbe stato opportuno trattenere la donna in ospedale per effettuare maggiori approfondimenti e monitorare le ferite riportate dalla violenza riferita, la stessa però avrebbe rifiutato il ricovero.

Sulla vicenda sono stati informati i carabinieri del locale reparto territoriale e, come da protocollo, i referti ospedalieri sarebbero stati inoltrati alla procura. La donna non ha palesato il nome del suo aggressore ai medici, almeno non ufficialmente.

Una versione più dettagliata potrebbe essere stata fornita invece agli inquirenti che avrebbero già sentito il presunto violentatore che, secondo le prime indiscrezioni, sarebbe anch’egli un operatore sanitario.

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