Abusi sessuali sulla figlia della nuova moglie, accuse ad un operaio: disposto il giudizio immediato

 
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Gela. Il giudice delle indagini preliminari ha detto sì al giudizio immediato per un operaio tunisino, da anni residente in città, accusato di aver abusato sessualmente di una delle figlie della nuova moglie.

Per i magistrati il quadro accusatorio è fondato. L’uomo venne arrestato negli scorsi mesi dagli agenti di polizia del commissariato. Le violenze in famiglia e i presunti abusi sarebbero andati avanti per diverso tempo. Alla fine, però, è stata la moglie a segnalare quanto stava accadendo. L’operaio ha sempre risposto alle accuse, cercando di ridimensionare il caso: è attualmente detenuto nel carcere di Enna. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, già negli scorsi giorni, ha presentato un’istanza con l’obiettivo di ottenere una misura alternativa al carcere. I magistrati della procura, però, hanno chiesto che l’uomo vada a giudizio, ritenendo fondato il quadro accusatorio. Adesso, è arrivato il sì del gip. Non è da escludere, però, che la difesa possa optare per un rito alternativo. Intanto, proprio sui tavoli della procura è stata fatta recapitare una missiva, scritta dalla moglie e dalle figlie, che ridimensionerebbe le iniziali accuse. 

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