Abusivismo edilizio e morti, sindacati e operai si fermano: “Non ci sono più alibi”

 
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Sindacati e lavoratori si sono fermati per un minuto

Gela. Uno stop simbolico di un minuto nei cantieri edili della provincia. I sindacati di categoria hanno scelto quelli della Cmc a Caltanissetta per unirsi al dolore per quanto accaduto a Casteldaccia. Una tragedia che però per Cgil, Cisl e Uil ha una stretta connessione con l’abusivismo edilizio e con quanto non fatto dalla politica per debellare fenomeni di questo tipo. “I morti di Casteldaccia sono vittime dell’incuria e del mancato rispetto delle regole ma anche della lentezza nell’uso delle risorse destinate alla messa in sicurezza del territorio”, spiegano le segreterie provinciali di Fillea, Filca e Feneal (rette da Francesco Cosca, Francesco Iudici e Dathan Di Dio). Per i sindacati la priorità è l’avvio dei lavori di mitigazione del rischio idrogeologico.

“Quanto accaduto è una lezione che non può essere disattesa – dicono anche dalle segreterie regionali – va debellata la piaga dell’abusivismo e va salvaguardato il territorio. Ci sono i fondi e gli strumenti normativi necessari. Non ci sono più alibi a meno di non volere altre vittime”. Un messaggio che arriva da un territorio troppo spesso devastato anche dal mattone selvaggio.

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