Abusivismo, un trattore come bancarella per la vendita dei carciofi

 
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Gela. Un trattore sporco di fango ed erbacce nella trafficatissima via Venezia usato come bancarella per vendere carciofi. Basterebbe questo per rendere l’idea dell’abusivismo in città. Eppure sembra passare inosservato, come se tale pratica sia entrata nelle abitudini di tutti i cittadini.

La gente si ferma, compra, paga e se ne va. Quasi abituata, anzi agevolata, da questo servizio nella città della legalità. In questi giorni il fenomeno dell’abusivismo si è spostato in via Venezia. Dopo il “blitz” dei vigili urbani della scorsa settimana che ha fatto piazza pulita, o quasi, degli innumerevoli venditori abusi in via Palazzi e Corso Vittorio Emanuele, e che ha portato, in soli tre giorni, al sequestro di due tonnellate di merce, 25 mila euro di multe, il mercato degli ambulanti si è spostato lungo tutto il tratto della via Venezia. Da una parte all’altra dell’intera arteria, venditori di frutta, ortaggi e quant’altro stazionano sui marciapiedi. La linea dura adottata dal comune per far desistere gli ambulanti dall’occupare strade e marciapiedi senza alcuna autorizzazione, ha funzionato come quando si nasconde la polvere sotto il tappetino. 

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