Abusò di due figli maschi ma potrà stare con la bimba di 3 anni, appello della madre

 
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Gela. Un organo giudiziario vieta ad un uomo di 42 anni di vedere i due figli maschi presunte vittime di violenza sessuale ed abusi da parte del genitore, mentre un altro tribunale consente alla stessa persona di stare con la figlia di 3 anni nata da una nuova relazione.

Accade a Gela e la notizia è stata divulgata dai media dopo la segnalazione dell’avvocato della famiglia della bimba di tre anni. La mamma infatti, che si è intanto separata dal gelese, teme per l’incolumità della sua piccola. Il suo legale, della madre della bambina, Francesca Gritti di Bergamo, dopo numerose ma inascoltate istanze ufficiali, tese a impedire in via precauzionale l’affidamento non controllato, ha scritto una accorata lettera al presidente del tribunale dei minori di Caltanissetta, «per rappresentare la gravità della situazione. Il padre che pretende di tenere con sè la minore per un lungo periodo estivo, anche di notte – scrive l’avvocato Gritti -, è imputato anche per abusi sessuali e maltrattamenti fisici su altri due figli minori».

Il quarantaduenne è imputato di abusi sessuali e violenza sui suoi due figli, entrambi maschi, e di maltrattamenti contro la moglie,  ed è stato autorizzato ad incontrare una bambina di tre anni nata dalla sua relazione con un’altra donna dalla quale si è recentemente separato. Il tribunale di Gela ha concesso all’indagato, nell’ambito del procedimento di separazione con la nuova compagna, di potere tenere con se’ la bimba per due settimane senza la presenza vigile di alcun assistente sociale.

Una decisione ritenuta in contrasto stridente con quella adottata dal tribunale dei minori di Caltanissetta, che, in via provvisoria e urgente, aveva sospeso l’uomo dalla responsabilità genitoriale riguardo ai figli maschi vittime degli abusi.
«Nessuno – spiega il legale – gli vuole impedire di esercitare i suoi diritti di padre, ma appare incredibile che non venga, in via precauzionale, disposta la visita assistita, esponendo così la minore a un potenziale abusante». E conclude la richiesta con un appello: «La prego di esaminare immediatamente la situazione, credo che la bimba, che ha solo tre anni, meriti di essere protetta».

 

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