Accordo di programma, verifiche in corso: Greco convocherà le parti sociali e i deputati

 
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Gela. La bozza per il rinnovo dell’accordo di programma, scaduto nell’ottobre dello scorso anno, è arrivata in municipio, dopo i passaggi al ministero e in Regione. Sul piano della dotazione finanziaria non cambierà nulla, con i circa venticinque milioni del budget iniziale che non saranno incrementati. Il documento è stato trasmesso, per essere valutato e le verifiche sono in corso. Il sindaco Lucio Greco, personalmente, sta effettuando gli approfondimenti e la prossima settimana è in programma una riunione (probabilmente in remoto per rispettare le misure anti-Covid), con le parti sociali. L’intenzione dell’avvocato è di avere un confronto con le organizzazioni sindacali, con i vertici di Sicindustria, con la deputazione locale e con i consiglieri della commissione sviluppo economico. La giunta dovrà adottare un provvedimento e la bozza è anche allo studio del settore sviluppo economico. Spiragli per eventuali modifiche, pare non essercene, anche perché la procedura è comunque molto complessa e richiederebbe ulteriore tempo. Regione e ministero dello sviluppo economico hanno confermato lo stanziamento complessivo, da venticinque milioni di euro. Certamente, ben poco rispetto alle esigenze di un’area di crisi complessa, che mette insieme più di venti Comuni. Ad oggi, investimenti e progetti concretizzati non se ne sono visti. Invitalia, con una procedura piuttosto articolata, ha autorizzato il finanziamento di un solo progetto, che comunque non è ancora partito. I ritardi e gli inciampi, burocratici e politici, che hanno accompagnato l’area di crisi locale, lo scorso anno sono stati al centro dell’attività di verifica della commissione industria del Senato, che ha impegnato il governo Draghi, anzitutto a prorogare l’accordo di programma e a valutare il percorso per maggiori fondi. Saranno utilizzate somme direttamente stanziate dal governo e non più quelle garantite dall’Unione europea. Anche sull’accesso ai finanziamenti, la nuova disciplina dovrebbe poggiare su criteri meno vincolanti, favorendo aziende, con dotazioni di capitale inferiori alla soglia del milione di euro.

A Roma, il senatore Pietro Lorefice, per diverso tempo, ha seguito l’iter e continua a farlo. Ha partecipato attivamente all’indagine condotta dalla commissione industria. Il sindaco Lucio Greco vuole un confronto ampio, probabilmente per individuare priorità sulle quali concentrare le risorse, evitando che si disperdano oppure che rimangano nelle casse di Regione e ministero.

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