Accordo Eni-Servizi sociali, Gela diventa terza città siciliana con un Banco Alimentare

 
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Gela. Gela diventa sede del Banco Alimentare Sicilia. Dopo Catania e Palermo la sede di Gela diventerà terzo polo della Fondazione Banco Alimentare costituita da 21 organizzazioni territoriali.

L’Eni si è fatta carico di finanziare i lavori di ristrutturazione dei locali messi a disposizione del Comune per creare il centro di stoccaggio e distribuzione alimenti per le famiglie indigenti del territorio, individuati nell’ex mattatoio. I circa 250 mila euro saranno prelevati dall’accordo previsto nel Protocollo d’Intesa per l’Area di Gela firmato il 6 novembre del 2014, anno in cui venne chiusa la Raffineria.

Nella sola città di Gela parrocchie e associazioni di volontariato onlus distribuiscono alimenti e prodotti donati da privati a circa 10.000 persone, ovvero circa 2000 famiglie che si trovano sotto la soglia di sopravvivenza.

Oggi sarà firmata una convenzione tra Comune di Gela, Enimed, Raffineria Gela, Syndial e Fondazione Banco Alimentare. Sono tre le ripartizioni comunali interessate al progetto. Il Patrimonio cederà l’ex mattatoio all’Eni ed il settore Lavori pubblici vigilerà sugli interventi. I Servizi sociali, coordinati dall’assessor Valeria Caci invece, sorveglieranno la corretta gestione del banco.

1 commento

  1. Personalmente non so se essere felice per questo importante accorto stipulato tra le 2 parti citate nell articolo o essere incazzato per il fatto che a gela ci sono 10000 poveri e i signori della politica giocano a litigare sulla nostra pelle

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