Accordo ignorato e i centri di cura per disabili restano tabù, Capici diffida il Comune

 
0

Gela. I centri diurni per disabili fisici, psichici e sensoriali restano tabù per l’amministrazione comunale che ignora una recente determina sindacale. L’avocato Paolo Capici, legale rappresentante dell’associazione H, diffida il Comune “affinché si doti di questi preziosissimi ed utilissimi presidi sociali”.  

La vicenda investe anche i comuni di Butera, Mazzarino e Niscemi che, insieme all’amministrazione capeggiata da Domenico Messinese, hanno deliberato l’adesione per l’apertura dei tanto auspicati centri diurni.

“Ad oggi nessun atto consequenziale è apparso – accusa l’avvocato Capici – affinché la determina sia operativa e in tempi brevi il sogno diventi realtà. Non sembra superfluo rammentare l’importantissima valenza che l’apertura di detti centri rappresenta per moltissime famiglie che, ancora oggi, sono letteralmente condannate a tenere in casa soggetti che hanno impellente bisogno di integrarsi nel territorio proprio attraverso la frequenza dei centri diurni”. A fare da eco alle dure parole di condanna usate dal legale dell’associazione H sono le condizioni inaccettabili in cui sono costretti a vivere persone che soffrono di disturbi fisici, psichici e sensoriali.

“L’apertura dei centri diurni garantirebbero un enorme vantaggio economico alle casse comunali – ricorda Capici – visto che attualmente, giocoforza, gli unici e non sempre utili rimedi rimangono gli internamenti in comunità alloggio o case famiglia le cui attività risultano congelate per mancanza di fondi comunali e regionali”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here