Accordo sindacati-Icel, subito assunti sedici ex Amarù: quattro dopo i lavori della green refinery

 
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I lavoratori Amarù durante un sit-in davanti all'ingresso di raffineria

Gela. E’ stato definitivamente chiuso l’accordo tra le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici e i vertici di Icel, l’azienda calabrese che subentrerà nei contratti che Eni aveva assegnato alla Amarù. L’azienda locale dovrà lasciare le commesse dopo la decisione assunta dalla multinazionale negli scorsi mesi (legata anche alle vicende dell’inchiesta “Double face”). Sono venti gli operai che transiteranno nell’organigramma di Icel. Stesse condizioni retributive e assunzioni a tempo indeterminato, sono le condizioni accolte dagli imprenditori che stanno subentrando in raffineria. I metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm hanno apposto le loro firme all’intesa, insieme a quelle degli imprenditori di Amarù e Sicindustria. Sedici lavoratori entreranno a regime in Icel già dalle prossime ore. Quattro, invece, verranno assunti a conclusione dei lavori che Amarù sta effettuando nei cantieri della nuova green refinery. Dopo mesi di verifiche e con gli operai che hanno sempre sostenuto i vertici di Amarù, i segretari Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese hanno definito i particolari che garantiranno la continuità occupazionale. Un sostegno ai lavoratori l’ha sempre assicurato anche la famiglia Amarù.

L’intesa è stata siglata, seppur in un tavolo separato, anche dal segretario dell’Ugl metalmeccanici Francesco Cacici, a sua volta a confronto con gli imprenditori dell’azienda che ha rilevato i contratti.

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