Accusate di aver coperto la fuga di un presunto pusher, giudizio immediato anche per tre donne

 
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Gela. Il prossimo aprile dovranno presentarsi davanti al giudice. Sono accusate di aver aggredito i carabinieri, intervenuti nella loro abitazione per bloccare il trentaduenne Gaetano Frasca, poi arrestato perché in possesso di hashish. Si tratta della madre, della sorella e della fidanzata dell’uomo. I pm della procura hanno chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Davanti al giudice finisce anche lo stesso Frasca. Subito dopo l’arresto, le accuse nei confronti delle tre donne si sono però affievolite. Prima il giudice delle indagini preliminari ha revocato gli arresti domiciliari e poi, su richiesta dei loro legali (gli avvocati Enrico Aliotta e Roberto Nastasi), i magistrati del riesame di Caltanissetta hanno annullato le tre ordinanze, revocando qualsiasi misura cautelare.

Le difese hanno messo in dubbio la ricostruzione fornita dai carabinieri e la presunta aggressione subita dai militari. In base alle accuse, avrebbero cercato di coprire la fuga del presunto pusher. Il quadro accusatorio invece è più pesante proprio per il trentaduenne Frasca, al quale sono stati sequestrati anche strumenti per la pesatura.

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