Accuse incrociate nel centrodestra, Sammito: “Non serve la caccia alle streghe”

 
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Salvatore Sammito e Lucio Greco

Gela. La frattura politica nel centrodestra locale si può sanare? Da una parte, c’è un nutrito gruppo di partiti d’area che non ha lesinato dure critiche agli alleati del movimento di Nello Musumeci; dall’altra, invece, ci sono proprio i fedelissimi del presidente della Regione che, di certo, non si aspettavano l’affondo da “soldati” dello stesso fronte, soprattutto sulla questione della sfiducia saltata. “Più che di polemiche – dice Salvatore Sammito – abbiamo bisogno di dialogo. Non capisco perché ci sia una specie di caccia alle streghe. Sembra quasi che qualcuno voglia la testa di Giovanni Panebianco e degli altri consiglieri di DiventeràBellissima. Panebianco ha fatto una scelta in aula e l’ha motivata. E’ inutile continuare la caccia. Bisogna ricompattarsi”. Sammito, attualmente nel gruppo misto ma vicino ai forzisti, non è stato invitato al vertice della scorsa settimana, che ha prodotto il documento delle polemiche. “Non sono stato invitato – ammette – non conosco le ragioni. Faccio parte, al momento, del gruppo misto e, forse, qualcuno ha ritenuto di non dovermi coinvolgere nel dibattito, nonostante sia un consigliere comunale di centrodestra. Se non sbaglio, al vertice hanno partecipato anche segretari di partito, che non hanno rappresentanza all’assise civica. In ogni caso, da giovedì, con la ripresa dei lavori del consiglio comunale, il centrodestra dovrà dimostrare di poter andare oltre le polemiche. Tra i punti da trattare, c’è la scelta del vicepresidente del consiglio comunale e non dobbiamo farci trovare impreparati”.

Manca un leader? Il centrodestra locale, che ha nettamente vinto il confronto elettorale in città alle regionali di novembre, sembra però in cerca di un leader a “tempo pieno”. Ricerca che, almeno in questo caso, l’accomuna al centrosinistra, a sua volta decisamente orfano di un eventuale “capo”, più o meno carismatico. “Non credo sia una questione di leadership – conclude Sammito – personalmente, considerando i risultati ottenuti, il mio riferimento rimane sempre Pino Federico. Non vedo altre personalità che possano mettersi sulle spalle le sorti del centrodestra locale. La sfiducia? Se qualcuno decidesse di ripresentare una mozione, la valuterei con attenzione, senza preclusioni”. Sammito fa da paciere nella disfida, targata centrodestra.

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