Acqua a rischio, Amato chiama in causa Caltaqua e Siciliacque: Cgil, “non pagare le bollette”

 
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Gela. L’ennesima emergenza idrica, con il divieto d’uso a fini alimentari, fa riemergere uno dei tanti punti irrisolti di una città che si muove lungo il margine del rischio ambientale e di quello legato alla salute. “A questo punto – dice il consigliere comunale uscente Angelo Amato – invito il commissario Arena a prendere provvedimenti anche nei confronti di Caltaqua e del gestore Siciliacque. I cittadini non hanno mai ricevuto un sevizio efficiente e addirittura devono temere per la loro salute”. Amato va anche oltre. “Se viene erogata acqua che non può essere utilizzata – dice ancora – allora, perché non sgravare la bolletta evitando di far pagare per i giorni nei quali è stata erogata acqua inutilizzabile?”.

Una linea che emerge anche dalle parole del segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice. “Non dovremmo pagare la bolletta dell’acqua fino a quando non avremo la certezza che l’acqua è utilizzabile quantomeno per l’igiene personale, dato che in città ogni nucleo familiare composto da almeno tre persone spende centinaia di euro al mese e quindi migliaia di euro all’anno per comprare casse d’acqua per cucinare e spesso anche per lavarsi – dice il sindacalista – nessun gelese usa l’acqua del rubinetto per bere. Coloro che fanno le leggi, cioè i politici, dovrebbero spiegarci la differenza tra acqua potabile ed acqua bevibile, già scriverlo e quindi pensarlo indigna. Non pagare le bollette colloca noi cittadini nel torto o rende visibile alla politica ed a chi gestisce il ciclo e la distribuzione dell’acqua che siamo vittime? Io penso che siamo vittime e le vittime si indignano e si ribellano”.

2 Commenti

  1. Cercate di non cavalcare un cavallo zoppo. Tempo addietro Qualcuno disse di pagare le bollette al 50% poi sappiamo tutti come è andata a finire. Il problema è a monte. Quando si stipula un contratto, io so che ci sono delle clausole di salvaguardia , specie se si tratta di un contratto per il pubblico.Evidentemente con Caltacqua non è stato cosi’ .Ci hanno fatto pagare e continuiamo a pagare per acqua potabile cio’ che non è .
    Se c’è qualcuno che vuole vincere le elezioni a sindaco prossimamente si schieri apertamente e fattivamente e non a parole come hanno fatto tutti contro Caltacqua , affrontando tutte le conseguenze del caso altrimenti è inutile abbaiare alla luna.Ormai non si crede piu’ a nessuno. Prima i fatti.

  2. bisogna prendere quel pezzo di m…. che gli ha fatto firmare il contratto e fargliela bere a lui l’acqua.GELESI non parlate sono di dietro ma abbiate il coraggio di dire quello che pensate pubblicamente.

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