“Agenda Urbana”, Regione ammette ritardi: “Decreti mancanti entro fine settembre”

 
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Un riunione del gruppo tecnico di "Agenda Urbana"

Gela. Il blocco dei decreti di finanziamento dei progetti di “Agenda Urbana” è da addebitare ad una lunga sequenza di “incomprensioni” tra uffici della Regione. A Palazzo di Città, il gruppo tecnico che coordina le attività ne attende nove, che consentirebbero di passare alla fase delle gare per l’assegnazione dei lavori. L’ammontare complessivo si aggira intorno ai venti milioni di euro. In settimana, si è tenuta una call, con i funzionari che a Palermo seguono il capitolo “Agenda Urbana”. “Ci è stato spiegato – dice l’assessore Terenziano Di Stefano – che sono stati usati dei form diversi rispetto a quelli previsti per le diverse azioni e questo ha inciso anche sulle somme richieste. A seguito di quello che abbiamo potuto appurare, in municipio sono partite tutte le verifiche e abbiamo adeguato i disciplinari. Abbiamo inoltrato tutto il necessario. L’errore, purtroppo, è della Regione, però Palermo si impegna a rilasciare tutti i decreti mancanti, non oltre il mese di settembre”. Ci sono progetti importanti che attendono i decreti di finanziamento, mentre il gruppo di lavoro ha già da tempo chiuso la fase istruttoria. “I ritardi, purtroppo, stanno pesando – aggiunge Di Stefano – ai funzionari regionali abbiamo fatto notare che comunque bisogna chiudere tutto, con lavori completati e rendicontazione, entro giugno 2023. Questi ritardi, però, non possono di certo essere addebitabili ai Comuni. Alla call hanno partecipato i rappresentanti istituzionali di altri enti comunali che fanno parte del programma di “Agenda Urbana”. La Regione dovrà tenere conto di tempi lunghi, non causati dai Comuni”.

Il gruppo tecnico di “Agenda Urbana”, nell’arco di circa un anno e nonostante il blocco della pandemia, ha coperto tutti i passaggi amministrativi e burocratici previsti per la fase istruttoria. In Regione, invece, dopo mesi, sono emerse “incomprensioni” tra uffici, che ora però pare possano essere superate, con l’emissione dei decreti.

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