Aggressione in via Bevilacqua, minore dal giudice per lesioni: poi ci fu la ritorsione

 
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Alcune immagini usate dagli investigatori per ricostruire i fatti

Gela. Un anno fa, in via Bevilacqua, anche un minore prese parte all’aggressione di Benedetto Giuseppe Curvà, che solo dopo qualche ora, per vendetta, sparò contro l’abitazione dove vive la famiglia del giovane. Curvà attualmente risponde di tentato omicidio davanti al collegio penale del tribunale (la decisione nei suoi confronti dovrebbe arrivare alla prossima udienza). Per il minore, invece, si è aperto il giudizio davanti al gup del tribunale di Caltanissetta. Il giudice minorile dovrà valutare la sua posizione. Secondo le accuse, avrebbe spalleggiato il quarantenne Crocifisso Di Gennaro (che ha patteggiato). Avrebbero colpito più volte Curvà, anche usando una catena di ferro, dopo averlo travolto a bordo della loro auto. L’ipotesi di tentato omicidio fu derubricata già in fase di indagine. Rimase in piedi l’accusa legata all’aggressione e alle lesioni.

Il minore dovrà essere giudicato per quei fatti. E’ difeso dal legale Davide Limoncello. I pm della procura e i carabinieri riuscirono a ricostruire la dinamica dei fatti analizzando i sistemi di videosorveglianza della zona di via Bevilacqua e di via Annibal Caro, dove invece ci furono gli spari contro l’abitazione.

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