Alla Ghelas acque agitate, lavoratori in sit-in: Corallo, “due giorni di sciopero”

 
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Cgil e Cisl rilancio i dubbi sul futuro della municipalizzata

Gela. Il futuro della Ghelas, la municipalizzata controllata per intero dal Comune, è ancora a rischio. Nonostante l’avvento della nuova gestione dell’ex sindaco Franco Gallo, attuale dirigente dell’Irsap, i conti fanno preoccupare e non sembrano esserci risvolti favorevoli neanche per i dipendenti. Questa mattina, un gruppo di lavoratori, insieme ai sindacalisti della Filcams Cgil Nuccio Corallo ed Emanuele Scicolone, si è radunato in piazza San Francesco, davanti a Palazzo di Città. Il sindacato ha annunciato due giorni di sciopero, per il 9 e 10 luglio. “Saranno quattro ore per giornata – spiega il segretario provinciale della Filcams Corallo – il destino di cento lavoratori e delle loro famiglie è a rischio. Tutto questo è inaccettabile. L’amministrazione comunale non sta garantendo alcunché. La convenzione è stata rinnovata di un solo mese e dello statuto non si sa più nulla. Non è stato ancora approvato. Con queste condizioni, non sarà possibile approvare il bilancio della società”.

Negli scorsi giorni, anche i sindacalisti dell’Ugl hanno dischiarato una giornata di sciopero, fissata per il 6 luglio. “Questo è solo l’apice di una vicenda che si trascina da mesi – continua Corallo – stipendi pagati in ritardo, tfr non accantonato e i soldi che il Comune deve ancora versare all’azienda. Se ci sar un ravvedimento, siamo anche pronti a revocare lo sciopero, Ma se questo non avverrà, potremmo anche anticiparlo”. Alla Ghelas, le falle non sono state ancora riparate e questa volta i lavoratori hanno dimostrato di voler avere voce in capitolo. Il nuovo management sta cercando di mettere insieme i pezzi, con un piano gestionale e di rilancio. Molto passa dalla gestione degli impianti di illuminazione pubblica, anche se la gran parte del personale è comunque dislocata tra gli uffici del municipio.

1 commento

  1. Leggo sopra: “Nonostante l’avvento della nuova gestione dell’ex sindaco Franco Gallo”.
    Ben sapere che la vertenza sindacale è sul mancato adeguamento dello Statuto alla Madia e sulla mancata ricognizione delle partecipate, adempimenti sui quali il Comune ha accumulato appena un anno di ritardo e sui quali era già inadempiente ben prima del mio insediamento. Se l’omissione è tutta del Comune e risale a ben prima del mio insediamento, io che c’entro?

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