Allarme tsunami a Gela, rientra l’allerta ma resta la paura

 
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Gela. Stamattina Gela, si è svegliata in stato di allerta a causa di un evento sismico fra Siria e Turchia. L’onda di impatto sarebbe potuta arrivare anche sulla costa siciliana ma alle 7.13 di questa mattina è stato dichiarato il cessato allarme per il rischio maremoto sulla Sicilia orientale. La Protezione Civile nazionale aveva diramato l’allerta rossa per rischio tsunami tra Sicilia e Calabria. L’impatto con l’onda anomala era previsto per le 6.30 del mattino.

I residenti di Manfria e Montelungo lamentano il mancato avviso delle autorità a queste zone che fanno comunque parte del perimetro urbano.

“È una situazione assurda. Anche noi facciamo parte del perimetro urbano ma nessuno è venuto da noi per dirci cosa stava succedendo e come avremmo dovuto comportarci” ha dichiarato l’avvocato Paolo Capici, residente a Montelungo e membro del comitato di quartiere.

I due residenti di Manfria Giuseppe Passaniti e Marco Abbate, noti in città  per la pagina social ”Satira Manfriana” hanno pubblicato un video in cui con ironia ringraziavano l’amministrazione per la prontezza con cui anche gli abitanti della frazione di Manfria sono stati avvisati del rischio di maremoto imminente.

Il responsabile della Procivis Luca Cattuti ha sottolineato che se nelle zone di Manfria non è arrivata comunicazione è perché l’allarme era già rientrato. Nel caso specifico di Montelungo, trovandosi in una zona sopraelevata al livello del mare,  il pericolo, qualora si fosse verificato effettivamente il maremoto, sarebbe stato minimo in confronto a quello che avrebbe investito la città.

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