Alleati a rapporto da Greco, domani vertice: azzeramento o si va avanti senza centrodestra?

 
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Gela. Il vertice con tutti gli alleati è fissato per domani. Il sindaco Lucio Greco sembra pronto a fare una sintesi dei possibili passi politici da muovere, nel tentativo di rilanciare l’azione amministrativa, in un periodo molto difficile, reso ancora più complesso da atti finanziari che vanno ancora definiti. I centristi della Nuova Dc hanno avanzato la proposta che ritengono possa consentire la svolta, per arrivare a fine mandato: azzeramento, a partire dalla giunta, e apertura al centrodestra. In questi giorni, non sono arrivati segnali confortanti da gruppi di centrodestra, che peraltro hanno sostenuto la sfiducia al primo cittadino. I cuffariani, anche oggi, hanno spiegato che dovrà comunque essere Greco a condurre le “danze”, consultando gli alleati ma soprattutto chiamando a raccolta un fronte di “responsabili”, che tragga rinforzi anche dal centrodestra. Domani, davanti agli alleati, l’avvocato potrebbe delineare la sua strategia. I pro-Greco non sembrano così convinti dalla casella dell’azzeramento, che metterebbe in discussione tutto e tutti, ma senza un vero riscontro dal centrodestra. Nelle ultime ore, comunque, pare che l’opzione avanzata dai cuffariani abbia iniziato a riprendere quota. C’è chi parla anche di colloqui tra Greco e l’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro. Il leader della Nuova Dc è stato in città, presenziando ad un evento del gruppo femminile del suo partito. Senza un’apertura convinta e decisa al centrodestra, i cuffariani potrebbero lasciare giunta e maggioranza, con Greco costretto a fare di necessità virtù.

L’alleanza rischierebbe di diventare numericamente più esigua. La scorsa settimana, infatti, c’è già stato l’addio di Forza Italia (l’ala mancusiana non ha alcuna intenzione di riprendere i contatti con Greco). L’avvocato proporrà un azzeramento strategico, avviando verifiche tra i “responsabili” del centrodestra? L’altra ipotesi conduce ad un prosieguo sulla linea attuale, assegnando gli assessorati rimasti liberi a chi sta sostenendo il suo progetto. Strade alterative non sembrano essercene, salvo che il primo cittadino non abbia assi nella manica, per ora difficilmente pronosticabili.

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