Alleati Pd vogliono chiarezza: Troppo caos nella compagine di governo?

 
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Gela. La rimodulazione delle deleghe decisa dal sindaco Angelo Fasulo, soprattutto sul piano degli effetti politici più immediati prodotti, convince poco il fronte degli alleati.

Centristi e socialisti sono decisamente contrariati dall’andazzo in consiglio comunale, sempre in bilico alla ricerca del numero legale.
In sostanza, si teme che la decisione di rimodulare le deleghe senza sostanziali cambiamenti abbia reso ancor più incandescente il fronte del Pd. L’aula consiliare, così, diventa ingestibile.
“Perché non richiamate all’ordine i vostri consiglieri? – ha detto di recente in aula l’esponente socialista Piero Lo Nigro rivolgendosi al democratico Nuccio Cafà – noi ci stiamo mettendo tutta la buona volontà!”.
Le sedute di consiglio comunale convocate all’indomani della conferma della rimodulazione delle deleghe assessoriali, infatti, si sono scontrate con l’assenza del numero legale. Gli alleati del Pd potrebbero chiedere al sindaco Fasulo un cambio di rotta e una più vibrante presa di posizione nei confronti dei suoi compagni democratici.
L’aula consiliare, nelle ultime settimane, si è trasformata in una foresta vietnamita: l’agguato è sempre dietro l’angolo. Uno stallo pesante da sostenere soprattutto per gli alleati del Pd. Centristi e socialisti vogliono certezze dal sindaco: sembrano ansiosi di capire se abbia la forza di resistere agli attacchi interni. Il loro messaggio è molto chiaro: non si può governare la città facendo sempre leva sul buono spirito dei consiglieri d’opposizione che, a loro volta, potrebbero anche dire basta.
Quindi, che fare? Se lo chiedono gli alleati del Pd e, nelle prossime ore, potrebbero chiederlo al diretto interessato. Il sindaco Fasulo, del resto, non può rinunciare a quei consiglieri, esterni al gruppo democratico, che da diverso tempo gli consentono di navigare, seppur a vista, tra i banchi del civico consesso.
Centristi e socialisti sembrano pronti al dialogo ma, a questo punto, senza partire da una posizione subordinata.

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