Allergie respiratorie in età pediatrica

 
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Le allergie respiratorie (rinite e asma bronchiale) sono molto frequenti nel bambino con conseguenze socio-sanitarie rilevanti.

Una precoce sensibilizzazione nei primi 3 anni di vita ad allergeni inalanti (frequenti sono l’acaro della polvere e il pelo del gatto e del cane) determina una infiammazione cronica delle vie aeree con conseguente alterazione di funzione. La rinite spesso precede la comparsa dell’asma. Se la rinite allergica va incontro a cronicizzazione si può complicare con sinusite, poliposi nasale, otite media, ipertrofia adeno-tonsillare e anche disturbi respiratori del sonno. Numerosi studi dimostrano la validità del concetto unitario di infiammazione allergica delle vie aeree e quindi rinosinusite ed asma sono spesso condizioni patologiche associate.. Infatti la presenza di malattie delle vie aeree superiori può influenzare la malattia delle vie aeree inferiori. Controllare l’infezione delle vie aeree superiori può migliorare la sintomatologia asmatica. Il trattamento della sinusite può migliorare significativamente i sintomi dell’asma e la qualità della vita nei bambini, perchè la sinusite può giocare un ruolo importante nel promuovere o esacerbare l’asma. Questi risultati hanno importanti implicazioni per il medico curante di un bambino affetto da asma cronica. Occorre una diagnosi precoce sia per l’asma che per la rinite allergica. Per fare diagnosi di asma allergica in età pediatrica, oltre che eseguire alcuni test allergologici cutanei (prick test), occorre eseguire dei test strumentali (semplici dopo i 5-6 anni di età) come la Spirometria che permette di studiare la funzionalità respiratoria, stabilendo il grado e la natura dell’eventuale limitazione funzionale. La diagnosi di rinite allergica in età pediatrica si basa sulla concordanza tra storia clinica di sintomi allergici e test diagnostici sia cutanei che strumentali (eseguibili dall’età di 8-10 anni), come la Rinomanometria e l’Olfattometria. La Rinomanometria permette una valutazione obiettiva e quantificabile della pervietà delle fosse nasali al flusso respiratorio. L’Olfattometria è una tecnica sensoriale che permette la valutazione della capacità olfattiva. Certi della diagnosi, occorre anche un controllo ambientale (ad esempio una ricerca, con opportuna analisi, della presenza degli acari nella polvere domestica) e conseguenti adeguate misure di prevenzione.  Se si ritiene utile, occorre eseguire per qualche anno dei cicli di vaccino (Immuno Terapia Specifica) del tipo sublinguale che è molto semplice da somministrare e quasi del tutto privo di effetti collaterali.

Dottor Antonino Bianca Pediatra
http://www.studiomedicobianca.it

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