Allerta Coronavirus, “Una Buona Idea”: “Ospedale da campo e certezze su reparto malattie infettive”

 
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Gela. In piena emergenza Coronavirus, questa volta è una parte della maggioranza a chiedere al sindaco e alle autorità preposte di fare un primo bilancio delle misure adottate in città, contro il rischio contagio. Per il direttivo di “Una Buona Idea”, ad oggi sia la cittadinanza che le forze dell’ordine stanno rispondendo positivamente ai dettami delle norme imposte dal governo. Ci sono però degli aspetti da verificare. “Ad emergere in primis è stata la problematica relativa alle fasce più anziane della popolazione, che sono peraltro quelle più rischio e che, evidentemente, devono ancora essere più sensibilizzate al problema – fanno sapere dal direttivo – senza dimenticare le persone non autosufficienti che richiedono ausilio da parte delle autorità”. Il vero obiettivo, secondo i civici di “Una Buona Ideaa”, deve però essere la prevenzione. “Le amministrazioni non possono limitarsi solamente ad emanare ordinanze, per poi vigilare ed eventualmente sanzionare chi non le rispetta – aggiungono – chiediamo al sindaco, in qualità di autorità garante della salute dei cittadini, quali siano le azioni che stanno mettendo in campo le autorità sanitarie per accogliere i soggetti infetti da Covid-19 nei prossimi giorni. Non possiamo aspettare i casi positivi per poi mettere in campo gli strumenti e le azioni necessarie per curare questi soggetti. Bisogna muoversi in anticipo”. Il direttivo del gruppo politico punta su eventuali ospedali da campo, così da evitare un flusso al “Vittorio Emanuele”. “E’ fuori di dubbio che diverse centinaia di nostri concittadini sono rientrati nei giorni scorsi dal nord Italia. Si stimano, addirittura, ventimila in tutta la Sicilia. A breve, quindi, potrebbero profilarsi nuovi casi. Proponiamo al sindaco e alla deputazione regionale, così come sta avvenendo in diverse regioni italiane – aggiungono ancora – di sollecitare gli organi competenti, affinché il nostro territorio si possa dotare di un ospedale da campo all’interno o attiguo all’area del nosocomio, per poter accogliere i soggetti per i controlli da Coronavirus, per evitare il loro ingresso in ospedale che, come già avvenuto nell’isola, aumenterebbe il numero di contagiati, rischiando di compromettere tra l’altro un personale sanitario già esiguo e più esposto al virus”.

Un aspetto che inevitabilmente richiama la riattivazione dei posti nel reparto di malattie infettive, fermo ormai da tempo. “Chiediamo al sindaco – concludono – a che punto sia l’annunciata apertura del reparto di malattie infettive all’ospedale “Vittorio Emanuele”, così come indicato più volte giorni addietro”.

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