Allerta Covid, Nursind boccia modello Asp: “Inascoltati su tende pre-triage e tamponi a tappeto”

 
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Gela. Il management Asp, anche ieri, ha difeso il proprio operato, nella gestione dell’emergenza Coronavirus. Il modello organizzativo adottato al “Vittorio Emanuele” è stato definito il “migliore possibile”, deciso in accordo con i vertici sanitari del nosocomio di Caposoprano. Le critiche aspre però continuano ad arrivare dai sindacati. Il Nursind usa parole pesanti verso i manager dell’Azienda sanitaria provinciale. I rappresentanti territoriali e provinciali parlano di giudizio “insufficiente”. “Il sindacato ha scritto una nota che non lascia nulla all’interpretazione e nella quale emerge la volontà dei vertici aziendali di non volere ascoltare e dialogare maggiormente con gli operatori sanitari e le sigle sindacali – dicono – se fossero stati ascoltati probabilmente molti pericoli sarebbero stati evitati”. Si ribadisce la tendenza del manager Alessandro Caltagirone a non dialogare con le parti sociali, in una fase di assoluta emergenza. “Il 24 febbraio il nostro sindacato considerando quanto stava accadendo, ha inviato una prima nota nella quale si proponeva alla direzione strategica come interlocutore e braccio operativo di una task-force per organizzare tende pre-triage negli ospedali della provincia, affinché i casi sospetti potessero accedere ad un percorso differenziato per evitare episodi di promiscuità che purtroppo ancora oggi si verificano – dicono i rappresentanti Nursind – L’8 marzo chiedevamo misure urgenti per il contenimento dell’emergenza, e così via fino al primo aprile, quando abbiamo segnalato l’assenza di misure adeguate per la sicurezza dei lavoratori. Non c’è stata lungimiranza nei rapporti con i professionisti, che pure segnalavano diverse necessità, come quella di distinguere i percorsi,  proteggere e salvaguardare il personale, oltre ai tamponi a tappeto”.

Il sindacato, come fatto da altre sigle del settore, torna a chiedere un confronto vero. “Nel rispetto di quanto già suggerito dall’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, chiediamo – concludono – di avviare un dialogo costruttivo con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative nell’ambito delle professioni sanitarie”.

1 commento

  1. Il sindacato a distanza di 40 g. Ancora ci dice l organizazzione dei percosi covid in ospedale grazie al responsabile dell asp non dimostra essere come le normative richiedono. Allora che passassero ai fatti e denuncino tutto alla magistratura invece di blaterare e basta

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