Ambulanza medicalizzata in “trasferta” in Calabria, Damante: “E’ un disastro totale”

 
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Gela. L’unica ambulanza medicalizzata che opera sul territorio usata per una trasferta in Calabria, dove verrà collocato un paziente che avrebbe avuto bisogno dell’unità di psichiatria, che al “Vittorio Emanuele” continua a rimanere chiusa per l’emergenza Covid-19 (in città non si registrano nuovi casi da mesi) e nonostante quanto disposto dalla Regione. La vicenda ve l’abbiamo raccontata nelle scorse ore e ha subito sortito l’iniziativa della deputata regionale del Movimento cinque stelle Ketty Damante, che in più di un’occasione ha già chiesto di fare luce sui tanti disservizi della sanità locale. Damante ha deciso di presentare un’interrogazione. “Lo smantellamento dell’ospedale “Vittorio Emanuele” continua a provocare disastri nel comprensorio. Dato che in queste ore, un paziente che aveva necessità di cure psichiatriche viene trasferito con l’unica ambulanza medicalizzata del 118 – dice – chi avesse necessità di un intervento urgente si rivolga direttamente al manager dell’Asp, Alessandro Caltagirone. Sarà lui con la sua automobile a sostituire il lavoro delle ambulanze”.

“Mentre da mesi – continua – denunciamo lo stato di totale disastro del sistema sanitario nel nisseno, il governo Musumeci promuove il manager Caltagirone con nuovi incarichi. La mancanza di un reparto per la cura dei pazienti psichiatrici sta gravando oltre misura sulla comunità gelese. Addirittura dobbiamo sopportare lo scandalo del trasferimento a Catanzaro con l’unica ambulanza medicalizzata a disposizione del 118. E se nel frattempo dovesse servire l’ambulanza, verrà il dirigente dell’Asp, da poco premiato per il magnifico lavoro fatto, con la sua macchina? La sanità pubblica nel nisseno non esiste, dal “Sant’Elia” di Caltanissetta al “Vittorio Emanuele” di Gela è un totale disastro. I gelesi sono trattati come animali da macello, i reparti inaugurati in pompa magna sono solo teatro, mentre i risultati pessimi dei dirigenti vengono premiati. Continuare a gestire in questo modo la sanità della mia terra è pura follia. Non possiamo più attendere oltre. Con il mio atto parlamentare chiedo all’assessore Ruggero Razza che risponda in maniera ufficiale su chi ha la responsabilità di questo disastro conclamato”.

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