Amianto nella fabbrica Eni, indagati in trentotto: il gup si dichiara incompatibile

 
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Gela. Ancora l’esposizione all’amianto al centro di un maxi procedimento penale che riguarda trentotto indagati. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di imprenditori titolari di aziende dell’indotto Eni e di funzionari e ex responsabili di raffineria.

Cambierà il gup. L’indagine avviata dai magistrati della procura ha tratto spunto dalle segnalazioni di un operaio, per anni impegnato nell’indotto della fabbrica di contrada Piana del Signore. A decidere la sorte processuale degli indagati, però, non sarà il giudice dell’udienza preliminare Veronica Vaccaro. Il magistrato, durante la prima udienza, ha subito sollevato la sua incompatibilità. Adesso, il procedimento dovrebbe essere assegnato ad un nuovo giudice. Intanto, le parti si ripresenteranno davanti ad un nuovo gup il prossimo 10 giugno. A costituirsi come parte civile, ci saranno anche gli operai aderenti alla locale sezione dell’Osservatorio nazionale amianto, rappresentati dagli avvocati Ezio Bonanni e Lucio Greco.

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