Gela. A distanza di poco meno di un mese dal rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale, adeguata al progetto di ampliamento della capacità dell’impianto di trattamento meccanico biologico e di aumento dei volumi di abbancamento della vasca E del sito di Timpazzo, arriva l’atto ulteriore. Il dipartimento ambiente della Regione, infatti, ha appena emesso il provvedimento autorizzatorio unico. Sono stati vagliati tutti i pareri rilasciati dalle autorità competenti, compreso il Comune. Inoltre, è stata chiusa la fase della conferenza di servizi e la commissione tecnica specialistica si è espressa favorevolmente sul fronte della compatibilità ambientale e su quello della valutazione di incidenza. Il progetto presentato da Impianti Srr, l’in house che gestisce la piattaforma integrata e il servizio rifiuti, ha preso forma ormai tre anni fa, quando le carte tecniche sono pervenute in Regione. Ci sono volute verifiche e integrazioni, fino al rilascio dell’Aia, rivista rispetto a quella di dieci anni fa, e adesso del Paur.
Sono state riscontrate le condizioni per permettere gli interventi destinati all’incremento giornaliero per il Tmb, che passerà dalle attuali 193 tonnellate al giorno a 693 tonnellate al giorno, toccando la soglia delle 215 mila tonnellate all’anno. Gli uffici regionali hanno avallato pure la rimodulazione dei volumi complessivi di abbancamento nella vasca E di Timpazzo, l’unica attiva. Attualmente, la soglia è fissata a 790 mila metri cubi. Con gli interventi progettati da Impianti Srr si arriverà a 1.007.246,17 metri cubi, “al lordo della copertura finale, con riprofilatura del corpo discarica e quota massima inalterata”. L’abbancamento giornaliero massimo è indicato in 450 tonnellate. Rimane sullo sfondo, il più complessivo progetto di ampliamento della discarica, indicato tra quelli coperti con fondi Fsc ma che dovrà essere sottoposto ad accertamenti maggiori. L’impiantistica è il target fondamentale per Impianti e per il sito di Timpazzo. L’intero ciclo è concentrato nella piattaforma integrata. Sarà da definire il destino del sistema di compostaggio, ancora sotto gestione dell’Ato Cl2 in liquidazione. I sindaci dell’ambito, nella maggior parte dei casi, sostengono l’esigenza del passaggio di tutti gli asset Ato proprio alla Srr4 e ad Impianti Srr.