Ancora scontro nel Pd, sospesi i congressi provinciali: Scepi e Alario, “basta con l’autodistruzione”

 
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Nuovo confronto nel Pd e non si esclude la corsa di alcuni dirigenti

Caltanissetta. Tutto sospeso. La Commissione nazionale di garanzia del Partito Democratico ha deciso di “congelare” le procedure dei congressi provinciali siciliani. Quindi, niente passi avanti come avrebbero voluto i dem di alcune province, compresi quelli della direzione di Caltanissetta. Il segretario provinciale Giuseppe Gallè e gran parte dei vertici gelesi del partito hanno contestato la decisione di svolgere i congressi locali solo dopo le primarie per la guida del partito isolano. Negli scorsi giorni, Gallè ha riunito la direzione per costituire la commissione provinciale per il congresso. Nelle ultime ore, si è riunita la commissione nazionale di garanzia su richiesta del deputato Gianni Del Moro, che è segretario nazionale organizzativo del partito. Sono già pervenuti diversi ricorsi dopo quanto accaduto in alcune province siciliane e così la commissione di garanzia stoppa tutto. “Per consentire al responsabile Organizzativo nazionale – si legge nella delibera – di ristabilire un percorso congressuale condiviso”. Contro la linea Gallè si sono ufficialmente schierati alcuni esponenti provinciali del partito, compresi i gelesi Stefano Scepi (segretario dei Giovani Democratici) e Giampaolo Alario. “Agli amici e ai compagni che hanno scelto così di forzare quel basilare patto di convivenza che in ogni comunità si fonda sul riconoscimento e sul rispetto delle regole comuni rivolgiamo il nostro appello – scrivono in una nota ufficiale – fermatevi ed evitiamo di consumarci in una lacerante polemica interna che finirebbe per accelerare il processo di autodistruzione dell’immagine del partito in cui tutti militiamo e che insieme abbiamo fondato. Invertiamo la rotta ed usiamo lo slittamento dei termini per i congressi locali e provinciali per avviare un serio dibattito congressuale nei circoli e sul territorio, sui temi che stanno a cuore ai cittadini e dei quali la politica dovrebbe tornare con più forza ad interessarsi”.

Insieme a Scepi e Alario, ci sono anche Elisa Carbone, Ivo Cigna, Francesco Dolce, Sergio Farinella, Gianni Geraci, Ilaria Insisa, Peppe Lucchese, Rosario Lunetta e Lillo Vaccaro. Tutti pro-Faraone in vista delle primarie, sono convinti che “il tentativo di costruire una nuova unità è un dovere ineludibile per una classe dirigente che si definisca tale, ma soprattutto è un diritto per le donne e gli uomini che credono nel Partito Democratico”. I dem si trovano davanti all’ennesimo muro contro muro interno e i risultati sono in caduta costante. “Rispettiamo le decisioni – dice il segretario cittadino Peppe Di Cristina tra i democratici più vicini a Gallè – la commissione di garanzia è intervenuta su quanto deciso dalle direzioni di sei province siciliane”. A questo punto, i congressi territoriali si dovrebbero tenere a fine dicembre, dopo le primarie per la segreteria regionale, e proprio Di Cristina è uno dei più quotati per succedere a Giuseppe Gallè alla guida del partito nisseno.

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