Ancora “Vertenza Gela”, partita richiesta incontro con governo: investimenti a rischio

 
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Giunta e sindacati hanno scritto al premier e ai ministri Di Maio e Costa

Gela. Le polemiche politiche non sono mancate dopo il vertice giunta-sindacati di ieri, tutto incentrato sul futuro degli investimenti di Eni sul territorio, nel solco del protocollo di intesa di cinque anni fa. Nelle scorse ore, però, è partita la richiesta ufficiale di incontro, indirizzata al premier Giuseppe Conte e ai ministri Luigi Di Maio e Sergio Costa. Sono stati apportati gli ultimi aggiustamenti, prima di ufficializzare la decisione, già avallata non solo dal sindaco Lucio Greco e dal suo vice Terenziano Di Stefano, ma anche dalle sigle sindacali confederali e di categoria. L’obiettivo è di ottenere anzitutto lo sblocco della proroga Via per la base gas di Eni, il progetto che assorbe la percentuale maggiore dell’investimento finanziario della multinazionale. Senza proroga, i cantieri non potranno partire. L’amministrazione comunale e i sindacati, però, vogliono rilanciare la vertenza Gela, non solo limitatamente al progetto “Argo-Cassiopea”.

Ritengono essenziale ripristinare un tavolo ministeriale sugli sviluppi del protocollo di intesa, ormai fermo dall’aprile di due anni fa. In attesa di riscontri da Roma, tanti dubbi rimangono anche sul futuro delle compensazioni da 32 milioni di euro, strettamente legate alla concretizzazione degli investimenti del cane a sei zampe.

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