Antimafia, anche Greco in commissione: relazione Dia, “lettera minatoria al segretario comunale”

 
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Il presidente dell'antimafia regionale Cracolici

Gela. Nel pomeriggio, anche il sindaco Lucio Greco sarà sentito, a Caltanissetta, dai componenti della commissione regionale antimafia, presieduta dal parlamentare Dem Antonello Cracolici. Le audizioni sono iniziate questa mattina e in conferenza stampa i componenti della commissione hanno fatto il punto. “C’è ancora molto da fare sul territorio”, è stato riferito. Cracolici si è detto preoccupato per l’assenza in città di un sistema di videosorveglianza ma anche per il depotenziamento del sistema dell’antiracket, seppur prosegua l’attività dell’associazione locale. Di certo, negli scorsi mesi l’antiracket ha dovuto riorganizzarsi a seguito dei provvedimenti prefettizi. Questa mattina, la commissione ha incontrato il prefetto, i rappresentanti delle forze dell’ordine, il procuratore generale presso la Corte d’appello Antonino Patti e il procuratore capo nisseno Salvatore De Luca. Come era prevedibile, è stato ricordato che l’afflusso dei fondi del Pnrr può attirare l’attenzione delle organizzazioni criminali, ancora presenti sul territorio. Per la commissione, serve inoltre un sistema più efficiente per il passaggio dei beni confiscati alle associazioni e agli enti del terzo settore.

La visita della commissione regionale antimafia arriva mentre è stata pubblicata la relazione semestrale Dia. Anche in questo caso viene fatto un resoconto delle diverse operazioni delle forze dell’ordine compiute in città e nei comuni vicini. Dagli interventi antimafia e fino a quelli per il contrasto al traffico di droga, sono tante le azioni che confermano come ci sia ancora una notevole attività criminale. Tra i passaggi della relazione Dia, oltre all’indicazione delle famiglie storiche di Cosa nostra e Stidda, vengono richiamate operazioni che hanno anche toccato la pubblica amministrazione e il contrasto allo smaltimento illecito di rifiuti. Si riporta che nel febbraio dello scorso anno il segretario generale del Comune ha ricevuto una lettera dal contenuto minatorio. Un episodio che gli inquirenti collocano nell’ambito di possibili minacce anche a funzionari pubblici.

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