Antiracket, il nuovo corso dell’associazione va avanti: ricorso al Tar contro la cancellazione

 
0
Il presidente dell'antiracket Salvino Legname

Gela. L’assemblea che era fissata in settimana è stata rinviata, a data da destinarsi. Il nuovo corso dell’associazione antiracket, dopo le tante traversie degli scorsi mesi, sta lavorando per riattivare a pieno regime tutte le attività che da sempre contraddistinguono l’iniziativa sul fronte del contrasto alle imposizioni criminali. Il rinvio si è reso necessario, anche a seguito di un consulto con i legali che seguono l’antiracket, per definire il ricorso che sta per essere proposto davanti ai giudici amministrativi. Il presidente Salvino Legname e gli organismi interni hanno deciso di rivolgersi al Tar per cercare di ottenere una decisione che possa riammettere l’associazione nell’elenco della prefettura di Caltanissetta. La cancellazione definitiva, dopo una prima sospensione e la successiva riammissione, è stata decisa perché a seguito di verifiche affidate anche alle forze dell’ordine non sarebbe emerso un netto distacco rispetto alla gestione di quello che è stato la storica guida, Renzo Caponetti, coinvolto in un’indagine su una presunta truffa per accedere ai fondi delle vittime di usura. Legname, il direttivo dell’associazione e l’assemblea, ritengono di avere tutte le carte in regola non solo per andare avanti con l’iniziativa antiracket sul territorio ma anche per essere riammessi nella lista. Sono già stati ricevuti in prefettura e hanno avuto modo di confrontarsi con le forze dell’ordine. “Andiamo avanti e siamo sicuri che la nostra azione è sempre stata imperniata sulla legalità e la trasparenza. Non dobbiamo vergognarci di nulla – spiega Legname – e durante il confronto in prefettura ci è stata data piena fiducia. Non ho mai ritenuto che essere amico di Renzo Caponetti possa essere un problema”.

Dopo l’uscita di Franca Evangelista, vedova di Gaetano Giordano, commerciante ucciso dai killer di mafia e alla cui memoria è sempre stata intitolata l’associazione locale, è probabile che si possa decidere di cambiare la denominazione. Per ora, l’antiracket Gela sta lavorando su più fronti, compreso quello del ricorso legale e Legname, già nelle scorse settimane, è stato a palazzo di giustizia a sostenere un imprenditore agricolo che, da solo, ha denunciato i metodi di alcuni pastori, assai prevaricatori nelle aree rurali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here