Antiracket, Peritore: “Mia elezione pienamente democratica, atti gestionali mai contestati”

 
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Alfonso Peritore

Gela. Ieri, la delegazione dell’associazione antiracket è stata ricevuta in prefettura. Come ha riferito il nuovo presidente, Salvino Legname, è stata l’occasione per un confronto volto ad una ripartenza, dopo quanto accaduto tra lo scorso anno e l’inizio del 2023, segnato peraltro dalla cancellazione della storica associazione dall’elenco prefettizio. Legname ha preso il posto di un altro punto di riferimento dell’antiracket locale, Alfonso Peritore. Quanto dichiarato ieri dal nuovo presidente, dopo l’incontro in prefettura, non ha del tutto convinto lo stesso Peritore. Ritorna anzitutto sulle modalità che l’avevano portato a guidare l’associane nel dopo-Caponetti. “Risulta alquanto bizzarro che l’attuale presidente Legname, riferendosi al voto democratico dell’assemblea, abbia osservato che il presidente che era in carica, cioè il sottoscritto, non aveva avuto un voto di questo tipo. Si rimarca che lo statuto dell’associazione prevede infatti che l’assemblea dei soci elegge l’organo direttivo e poi i consiglieri eletti eleggano le varie cariche nel più ristretto ambito del consiglio formatosi. Così era stato per il sottoscritto e così è stato, da ultimo, per il presidente Legname. Comprendo lo stato d’animo dell’attuale presidente e credo che egli abbia fatto confusione e quindi sia incorso in errore in buonafede ma rimane il fatto che prospettare un vulnus di democraticità rispetto alla mia elezione richiamando in maniera del tutto impropria l’assemblea dei soci, risulti una, ritengo involontaria – dice Peritore – scorrettezza consumata non solo nei miei confronti ma anche dell’intero consiglio direttivo allora in carica, tanto più che, com’è ovvio, anche quest’organo era stato eletto dall’assemblea dei soci, peraltro in tempi assai recenti e non sospetti e cioè a luglio 2022, quando gli associati erano ancora liberi di poter votare con assoluta serenità, secondo coscienza e quindi conformemente a principi di effettiva democraticità. Solo per inciso evidenzio, infine, che il sottoscritto era uno dei componenti storici del consiglio direttivo, più e più volte confermato nel corso degli anni proprio dall’assemblea dei soci. E’ davvero sorprendente che senza una valida ragione adesso io venga tacciato di una sorta di disapprovazione da parte dell’assemblea dei soci”.

Peritore conferma la piena regolarità di tutti i suoi atti gestionali. “Ci tengo a rimarcare che nessun mio atto gestionale e nessuna mia decisione era mai stato oggetto di contestazione da parte di nessun dei soci iscritti all’associazione e sotto questo aspetto rimango ancora in attesa che mi vengano spiegate le ragioni, se ci sono, del disappunto che traspare dalle parole del presidente Legname. Del resto dell’attuale consiglio direttivo fanno altresì parte gli stessi consiglieri con i quali si era stabilito che, dopo esser riusciti a far riabilitare l’associazione, avremmo dovuto collaborare per tracciare le linee guida programmatiche per l’attività futura, talché pare evidente che almeno sino al sei gennaio, cioè al giorno prima che si dimettessero tre consiglieri e che quindi decadesse il consiglio – dice ancora – non vi fossero dubbi riguardo alla stabilità della mia carica e del consiglio direttivo allora in carica, anche visto e considerato che era quello per il quale era avvenuta la riabilitazione da parte della prefettura. Questo volevo sottolineare, ad onor del vero, soprattutto nei confronti delle istituzioni che della questione sono state investite”.

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