Anziana trasferita per assenza di medici in ortopedia, Greco e Gnoffo: “Sanità al collasso ora incontro con Asp”

 
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Gela. Un reparto di ortopedia, ridotto ai minimi termini, con una settantanovenne costretta al trasferimento in un altro nosocomio, dopo aver subito la frattura del polso e del femore. Il caso, denunciato da questa testata, ha smosso la politica. Il sindaco Lucio Greco e l’assessore Nadia Gnoffo hanno chiesto un incontro urgente con il management dell’Asp provinciale. “Riteniamo necessario e urgente un tavolo di emergenza – dicono – abbiamo ereditato un sistema di sofferenza e ancora oggi stiamo pagando le conseguenze di scelte sbagliate assunte da chi negli anni ha mortificato il nostro territorio lasciando in totale abbandono la nostra struttura ospedaliera. Questa amministrazione ha dato e continuerà a dare fiducia alla direzione strategica che ha mostrato interesse verso il nostro territorio e ha assunto impegni importanti rispetto ai quali mostreremo un’elevatissima attenzione al fine di verificare che quanto programmato sarà portato a termine”. Sindaco e assessore fanno riferimento ad un piano di emergenza. “Ma oggi è assolutamente necessario concordare un piano di emergenza-urgenza per poter far fronte alle emergenze di tutti i giorni – continuano – e che non ci consentono più di attendere tempi burocratici e di programmazione. Siamo in piena emergenza e abbiamo necessità di programmare e mettere in atto un piano che ci consenta di ottenere risposte certe e in tempi celeri. La sanità di Gela è al collasso. Ci stiamo scontrando con una situazione che sapevamo essere difficile e complessa ma questo non può impedirci di portare avanti un piano di lavoro che potesse rispondere, nell’immediato, alle tante esigenze del nostro territorio, e allo stesso tempo gettasse le basi per ottenere, in un’ottica di piena collaborazione con l’Asp, importanti risposte per il nostro territorio”.

Interlocuzioni ci sono state tra il deputato regionale Michele Mancuso e il direttore dell’Asp Alessandro Caltagirone, che avrebbe assicurato la sostituzione ad interm del medico mancante in ortopedia, garantendo la continuità assistenziale. Anche ieri mattina, il manager aveva escluso che potessero esserci conseguenze sul servizio, ma il caso della settantanovenne ha fatto emergere le gravi carenze.

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