Anziani derubati di tutto, le accuse nell’inchiesta “San Giuseppe”: imposti domiciliari a Murana

 
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Revocati i domiciliari a Murana

Gela. Il dibattimento, davanti al collegio penale del tribunale, è stato aperto ad inizio mese. Un gruppo, composto da gelesi e romeni, deve rispondere di reati pesanti, dall’estorsione alla circonvenzione di incapace. Avrebbero sfruttato alcuni anziani, rimasti soli, sottraendogli i patrimoni, attraverso un giro di badanti di fiducia. Per gli inquirenti, a prendere di mira le vittime sarebbe stato soprattutto il sessantunenne Emanuele Murana. Nel corso delle indagini, la difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, era riuscita ad ottenerne la scarcerazione. Murana venne sottoposto al solo obbligo di dimora. Negli ultimi giorni, però, il pm Ubaldo Leo ha chiesto e ottenuto un aggravamento della misura imposta all’imputato, con un verdetto favorevole del collegio penale del tribunale. Il sessantunenne è stato posto agli arresti domiciliari.

C’è il sospetto che abbia continuato a minacciare gli anziani che erano finiti nel giro delle badanti e che ormai privi di tutto decisero di raccontare quanto accaduto ai carabinieri del reparto territoriale, che fecero partire l’indagine “San Giuseppe”. A processo, insieme a Murana, ci sono sette presunti complici. La difesa impugnerà la nuova misura.

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