Anziani sfruttati e derubati, parla una delle vittime: “Minacciato per ritirare accuse”

 
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Gela. Alcuni imputati, tra quelli che lo avrebbero costretto per anni a versare denaro e a rinunciare a quello che aveva, li ha riconosciuti e indicati in aula. E’ stato sentito uno degli anziani che secondo i pm della procura e i carabinieri sarebbe stato vittima di un gruppo organizzato, composto da gelesi e romeni. Il testimone, rimasto solo dopo la separazione dalla moglie e in uno stato di forte depressione, ha ricordato diversi episodi, concentrando le proprie dichiarazioni sulla figura di Emanuele Murana, che per gli inquirenti avrebbe organizzato un presunto giro di badanti, per sfruttare economicamente diversi anziani. L’uomo sentito in aula, davanti al collegio penale del tribunale presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Ersilia Guzzetta ed Eva Nicastro), ha risposto alle domande del pm Ubaldo Leo. Ha spiegato che Murana sarebbe stato ospite nella sua abitazione per almeno dodici anni, anche con due giovani, con i quali in periodi diversi avrebbe avuto delle relazioni sentimentali. Non solo i fatti che hanno portato all’indagine “San Giuseppe”, ma il testimone, seppur con difficoltà, ha anche ammesso di essere stato minacciato dopo l’arresto di Murana. Avrebbe dovuto ritrattare le dichiarazioni che aveva fornito agli inquirenti.

“Quando Murana viveva nella mia abitazione con un giovane romeno – ha anche spiegato – io dormivo in una stanza sotto, nello sgabuzzino”. Sarebbe arrivato a non avere più neanche la disponibilità economica dei sussidi che percepiva. Insieme a Murana, sono a processo Daniel Vasile Ciubotaru, Nicolai Ciubotaru, Irina Gruia, Marieta Panait, Emanuele Consiglio, Elena Gruia e Angelo Di Fede. Agli otto si aggiunge Rosa Schembri, la cui posizione processuale è stata riunita a quella degli altri imputati. Per lei, attualmente ai domiciliari, è stata chiesta la sostituzione della misura. Due anziani vittime del presunto gruppo sono parti civili, con gli avvocati Giuseppe Fiorenza, Riccardo Balsamo e Vanessa Capizzello. Le testimonianze potrebbero essere molto importanti, anche se gli imputati, già in fase di indagine, hanno respinto le accuse. Gli imputati sono difesi dai legali Giovanna Cassarà, Angelo Cafà, Nicoletta Cauchi, Giuseppe Smecca e Ivan Bellanti.

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