Appalto Tekra, in aula finanziere: nell’inchiesta servizi aggiuntivi e proroghe

 
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Gela. Per le difese, l’affidamento del servizio rifiuti a Tekra e la relativa gara furono assolutamente regolari, così come i rapporti tra l’azienda e Palazzo di Città. E’ proseguito, la scorsa settimana, il controesame di uno dei finanzieri che seguì le fasi di una vasta indagine, nella quale si ipotizza anche il reato di corruzione, tutta concentrata sul servizio di raccolta rifiuti e sull’appalto assegnato alla campana Tekra, ormai sette anni fa. Il militare ha risposto alle domande dei legali degli imputati. Sono stati approfonditi aspetti come quello dei servizi aggiuntivi e del capitolato d’appalto. Nell’analisi condotta dagli investigatori e sotto verifica delle difese, sono state valutate le proroghe affidate a Tekra, che ancora oggi opera sotto questo regime, in attesa del passaggio al nuovo servizio in house. Anche rispetto a questo tema, i legali degli imputati ritengono assolutamente regolari le procedure, con proroghe dovute al fatto che, in assenza di un nuovo affidamento, il servizio di raccolta e smaltimento non può essere interrotto. Il militare della guardia di finanza ha risposto anche alle domande del pm Luigi Lo Valvo.

Nel corso dell’udienza, è stata approfondita anche la vicenda dei rapporti lavorativi tra una società del settore e uno dei familiari dell’ex dirigente comunale della ripartizione ambiente, che risponde alle accuse, insieme agli altri imputati. Domande dei legali di difesa sono state poste inoltre sulle richieste di dimissioni, più volte avanzate dall’ex direttore dell’esecuzione del contratto (che però non è stato coinvolto nell’indagine). Sono a processo, gli ex sindaci Angelo Fasulo e Domenico Messinese e ancora la proprietà del gruppo Tekra, con Alessio Balestrieri, Antonio Balestrieri e Maria Cerasuolo, oltre al referente locale Andrea Dal Canton, l’ex commissario Ato Giuseppe Panebianco, il dirigente comunale Patrizia Zanone, l’ex direttore per l’esecuzione del contratto Valter Cosentino e la dirigente Concetta Meli, già in servizio all’Ato rifiuti. Il Comune è parte civile, rappresentato dall’avvocato Francesco Salsetta. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Maria Licata, Rocco La Placa, Sinuhe Curcuraci, Salvatore Morreale, Franca Gennuso, Antonio Gagliano, Venere Salafia e Giuseppe D’Alessandro.

1 commento

  1. Quando si stipula un contratto così importante come quello sui rifiuti,assolutamente pessimo e non adeguato alle esigenze della città,sono due le cose: o coloro che lo hanno stipulato,sono degli emeriti ignorantoni,oppure sono semplicemente in mala fede!!!!SPERO TANTO CHE SU QUESTA PORCHERIA,FINALMENTE SI POSSA FARE CHIAREZZA, VERITA’ E GIUSTIZIA!!!

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