Apprensione per un allarme Tsunami anche a Gela, ma era solo una simulazione

 
0

Gela. Uno stato di allerta rossa per un possibile tsunami ha creato apprensione anche perché le mail arrivavano dalla Regione Siciliana e dalla Protezione Civile. In realtà si trattava di una simulazione per verificare il funzionamento del NEAMTWS (North-East Atlantic, Mediterranean and connected seas Tsunami Warning System) di cui fa parte il Centro Allerta Tsunami dell’INGV (CAT-INGV).

I ricercatori del CAT-INGV simuleranno oggi un forte terremoto nel Mar Ionio che genererà un maremoto. Il CAT invierà quindi i messaggi di allerta al Dipartimento della Protezione Civile e ai Paesi dell’area nord est del Mediterraneo. Scopo dell’esercitazione è quello di mettere alla prova i meccanismi di trasferimento dei messaggi di allerta fino al livello regionale e locale.

Gela rientrava tra i comuni di possibile impatto insieme a Siracusa, Catania, Messina, Portopalo, Strombolicchio, Ginostra, Milazzo, Palermo, Lampedusa, Pantelleria, Porto Empedocle, Sciacca, Mazara del Vallo.
Simulata alle 10,43 una possibile onda di maremoto di Magnitudo 7.9 alla profondità di 10 km.

La scelta della data non è casuale: in questo modo si vuole ricordare il decennale del grande terremoto e tsunami del Giappone, che avvenne l’11 marzo 2011. Quel giorno, un terremoto di magnitudo 9 – uno dei più forti degli ultimi 100 anni – colpì la regione del Tohoku e di Sendai, provocando uno tsunami che distrusse intere città costiere e causò oltre 16000 vittime.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here