Approvato il nuovo statuto della Ghelas, sì dal consiglio: tagliati altri posti di sottogoverno

 
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Gela. Dopo gli strali politici lanciati in direzione del sindaco Domenico Messinese e del suo vice Simone Siciliano, strateghi della giunta quater, i consiglieri comunali hanno approvato sia il piano di ricognizione delle società partecipate sia il nuovo statuto della Ghelas. L’adeguamento alla normativa nazionale era un passaggio essenziale, quasi cruciale se si pensa ai tanti dubbi che ancora pesano sul futuro della multiservizi, controllata interamente dall’ente comunale. In aula consiliare, c’erano diversi dipendenti della società, che fornisce supporto all’attività amministrativa del municipio. Lo statuto è passato, con il sostegno di tutti i consiglieri presenti in aula, senza distinzioni di schieramento. Uno statuto “alleggerito”, perché sono stati tagliati altri possibili posti di sottogoverno.

Mentre il consigliere Carmelo Casano, il forzista Salvatore Scerra e l’indipendente Sandra Bennici hanno chiesto di mettere da parte le polemiche politiche, per dare una risposta immediata ai lavoratori, il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta ha spinto per rivedere alcuni aspetti. Con un unico emendamento sono stati eliminati tutti i riferimenti sia all’incarico di direttore generale sia all’organismo di vigilanza, in seno al management della multiservizi. Per molti, posti ritagliati solo a beneficio di altre nomine politiche. Anche la commissione affari generali, nel parere rilasciato sul nuovo statuto, ha bocciato la previsione di un direttore generale. Inoltre, nell’emendamento sostenuto anche dallo stesso Casano e da Sicilia Futura, si blocca qualsiasi tentativo di passare la mano ai privati, attraverso la cessione di quote, che dovranno essere sempre verificate. In aula, si tornerà domani sera.

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