Arancio boccia progetto, no da movimenti: Romano, “io malato oncologico, si pensi ad altro”

 
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Il senatore grillino Pietro Lorefice e il commissario dem Giuseppe Arancio

Gela. “Tante criticità in questo progetto”. Il parlamentare regionale del Pd Giuseppe Arancio ha confermato la linea del partito, sul possibile impianto rifiuti preannunciato dalla Regione, per la Sicilia occidentale. In aula, nel corso del monotematico, il parlamentare ha preso la parola, richiamando dati assunti dopo l’accesso agli atti, effettuato in Regione. Per Arancio, è un progetto che non dà certezze di sostenibilità. Sul fronte ambientale, dallo smaltimento dei fanghi alla gestione delle acque passando per il trasporto, Arancio ha elencato tutti i punti interrogativi di un maxi progetto, considerato di fatto ancora impattante. “Mancano studi osservazionali sulla salute”, ha detto ancora. Ha citato atti, nei quali il dirigente generale Calogero Foti ha definito l’impianto “non strategicamente funzionale alla Sicilia occidentale”. Nettamente contrario all’investimento è il comitato “No inceneritore”. “La chimica non è una rassicurazione – ha detto Paolo Scicolone – perché non lo diciamo alle tante vittime e a chi ancora oggi convive con gravi patologie. Questa è una situazione determinata da manchevolezze enormi della Regione e anche l’amministrazione, nel programma elettorale, si è impegnata all’obiettivo rifiuti zero”. Il comitato, la scorsa settimana, ha raccolto firme e sta andando avanti.

Il consigliere FI Carlo Romano

“Non è il caso di pensare a questi impianti – ha detto il forzista Carlo Romano – non sono per un no a prescindere ma dovremmo pensare ad impianti sostenibili, senza rischi. Io sono componente della commissioni sanità e responsabile di Forza Italia per la sanità e sono anche un malato oncologico. La voce va data a tutti, soprattutto per questi temi. Abbiamo una città che deve puntare su alternative, a partire dal mare e dal turismo”. Contro investimenti su impianti come quello preannunciato dalla Regione si pone anche Enrico Ederle, rappresentante dei movimenti che stanno organizzando una piattaforma regionale di proposte alternative al sistema attuale. Ha parlato di forti contraddizioni della Regione, che ancora oggi punta sulle discariche. Qualche momento di tensione c’è stato con il presidente del consiglio Salvatore Sammito, rispetto ai tempi dell’intervento. In attesa di studiare dati e progetti, il rappresentante Wwf ha espresso forti perplessità sulla sostenibilità. “Questo consiglio, ad oggi, non è in grado di votare un eventuale atto – ha spiegato il consigliere di “Rinnova” Alessandra Ascia – serve un confronto con la parte politica che ha preso questa decisione. Ancora oggi, siamo davanti ad una scelta di un meccanismo di produzione che ad oggi non sono immediatamente utilizzabili. Dobbiamo ancora pagare un prezzo pesante? Il metanolo per le navi non sarà un uso immediato. Serve la documentazione completa. Perchè oggi non c’è il presidente Musumeci? Non credo che questo sia un progetto per una città migliore”.

Il consigliere “Rinnova” Alessandra Ascia

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