Area crisi, chiesto nuovo incontro al Ministero: fondi quasi del tutto inutilizzati

 
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Gela. Un incontro per delineare il prossimo futuro dell’area di crisi complessa, che tocca la città e più di venti Comuni del comprensorio. La richiesta l’ha inoltrata il senatore grillino Pietro Lorefice, che da tempo segue questo e altri dossier. Il confronto è stato chiesto al ministro dello sviluppo economico Stefano Patuanelli. Con l’inizio del nuovo anno, nonostante le tante emergenze scaturite dalla pandemia, anche i fondi destinati all’area di crisi sono in fase di rideterminazione. Anche l’amministrazione comunale mirerebbe a rimpolpare il budget messo a disposizione dell’area di crisi locale. I venticinque milioni di euro, per più di venti Comuni, sono sempre parsi insufficienti. Allo stato attuale, non ci sono particolari certezze sull’eventualità di un rafforzamento del quadro finanziario. I punti da approfondire sono diversi e anche per queste ragioni Lorefice ha avanzato la richiesta ufficiale di incontro. Negli scorsi mesi, ha avuto la possibilità di confrontarsi direttamente con il sottosegretario che segue l’iter delle aree di crisi complesse attive sull’intera penisola. I fondi destinati a quella di Gela, nonostante i tanti annunci istituzionali, sono rimasti quasi del tutto inutilizzati, senza progetti potenzialmente in grado di assorbirli. La procedura avviata da Invitalia per la selezione di investimenti da attivare sul territorio ha sortito ben pochi effetti. Tutto è rimasto sospeso, in attesa di un nuovo bando.

Lorefice si è rivolto al ministero anche per affrontare la vicenda degli investimenti nel comparto delle energie rinnovabili innovative, rilanciata dal decreto Fer 2. E’ in attesa di approfondire, tra le altre cose, anche le modifiche al progetto ex “Ciliegino”, approvate dal consiglio comunale sul finire dello scorso anno e che non hanno mancato di far discutere.

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