Area crisi, governo vuole riaprire bando: Lorefice, “si valutano nuove risorse”

 
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Gela. L’intenzione, confermata dal sottosegretario Alessandra Todde e dall’esperto del ministero dello sviluppo economico che segue le aree di crisi complesse, è riaprire il bando di Invitalia, con i venticinque milioni stanziati dal governo nazionale e dalla Regione. Ad oggi, non sono mai stati spesi per il territorio. La conferma è arrivata nel corso di un incontro che il senatore grillino Pietro Lorefice ha avuto con il sottosegretario, dopo interlocuzioni con il ministro Stefano Patuanelli. “Stanno verificando la riapertura del bando – dice Lorefice – pare che anche sull’unico progetto che ha passato il vaglio di Invitalia sono emerse delle questioni. L’azienda avrebbe fatto sapere di volerlo rivedere”. Da anni, ormai, i sindacati e una parte della politica locale spiegano che la dotazione da venticinque milioni di euro non è sufficiente a garantire un rilancio economico per un’area di crisi complessa che non tocca solo Gela, ma almeno altri venti Comuni, su più province. Anche il gruppo del Movimento cinquestelle sa che c’è la necessità di incrementare i fondi, per un territorio locale sempre più alle strette. La prossima settimana si terrà un nuovo confronto tra Lorefice e il sottosegretario.

“Valuteremo anche la possibilità di individuare nuove risorse”, aggiunge. Sono passati ormai sei anni dal protocollo di intesa che ha avviato la fase di riconversione green della fabbrica Eni. Ad oggi, però, gli strumenti di supporto economico destinati al territorio non hanno sorti effetti.

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